Ex raffineria Sairo. Zarbano chiede chiarimenti sulle numerose richieste di variante
“Purtroppo – ha dichiarato Zarbano – durante il dibattito non è arrivata alcuna risposta, neppure nel successivo intervento del sindaco"

“Purtroppo – ha dichiarato Zarbano – durante il dibattito non è arrivata alcuna risposta, neppure nel successivo intervento del sindaco"
Zarbano interviene sull'ex raffineria Sairo
Durante la discussione in Consiglio Comunale sulla mozione relativa alla riqualificazione dell’area ex raffineria Sairo – intervento finanziato con 18 milioni di euro del PNRR – il capogruppo di “Imperia Senza Padroni”, Luciano Zarbano ha chiesto chiarimenti sulle numerose richieste di variante avanzate nel corso dei mesi.
Il progetto originario prevedeva una trasformazione ambiziosa dell’area: edilizia residenziale, palestra, pista ciclabile, spazi verdi e microturbine eoliche. Tuttavia dagli atti risulta che il 5 dicembre 2024 è stata trasmessa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una prima richiesta di variante, approvata il 23 dicembre successivo. Una seconda richiesta è invece stata inviata il 21 maggio 2025, ma ad oggi non risulterebbe ancora pervenuta alcuna risposta ufficiale. Nonostante ciò, la determinazione dirigenziale del 18 giugno 2025 – con cui sono stati stanziati 1,3 milioni di euro per un lotto stralcio relativo a parcheggi e sistemazioni esterne nell’area ex Sairo – fa riferimento unicamente alla prima variazione, senza alcuna menzione della seconda. Un'omissione che ha alimentato ulteriori dubbi. “Purtroppo – ha dichiarato Zarbano – durante il dibattito non è arrivata alcuna risposta, neppure nel successivo intervento del sindaco. Un silenzio che non contribuisce certo a fare chiarezza”. Il timore, secondo il consigliere, è che l’intervento stia assumendo i contorni di un mosaico disorganico, lontano dall’idea di rigenerazione urbana integrata su cui si fonda la filosofia del PNRR.
A questo si aggiungono criticità sul fronte della trasparenza amministrativa e collaborazione con la minoranza. Zarbano aveva richiesto il 29 giugno scorso copia delle comunicazioni tra il Comune di Imperia e il Ministero delle Infrastrutture. I documenti sono stati consegnati soltanto il 29 luglio, cioè nello stesso giorno della discussione della mozione. “È singolare – osserva Zarbano – che per trasmettere quasi 300 atti di un’altra pratica siano bastati 12 giorni, mentre per inviarne tre della pratica Ex Sairo ne siano serviti 30. Una gestione che solleva interrogativi sia sul piano politico che su quello amministrativo, in un momento in cui ogni ritardo può compromettere il rispetto delle stringenti tempistiche imposte dal PNRR, e che ne potrebbe comportare il definanziamento, con ricadute negative sulla città.
“La prima risposta da dare ai cittadini è la trasparenza”, conclude Zarbano. “Fateci sapere dove siamo e dove stiamo andando. E se qualcosa non funziona, abbiate il coraggio di correggerlo ora, non quando sarà troppo tardi”.