Aggressione al personale

Violenza in Pronto Soccorso, CGIL: «Forze dell’ordine 24 ore su 24».

Il sindacato chiede la creazione di un tavolo di lavoro insieme alla dirigenza Asl e dei corpi di polizia

Violenza in Pronto Soccorso, CGIL: «Forze dell’ordine 24 ore su 24».

Anche la sezione del pubblico impiego della CGIL, retta dal segretario Alessandro Petrini, interviene in seguito alla violenta aggressione perpetrata nei giorni scorsi (sabato sera) al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino di Imperia.

 

Violenza in Pronto Soccorso: interviene la CGIL

«La FP CGIL – si legge in una nota stampa – esprime massima solidarietà al personale coinvolto, condannando fermamente qualsiasi episodio di aggressione verbale o fisica, nei confronti di tutte le lavoratrici e lavoratori che ogni giorno si adoperano per salvaguardare la salute di ogni singolo cittadino. E’ inaccettabile , nonostante le normative a tutela degli operatori sanitari , continuare a rivendicare più sicurezza e più tutele, nei confronti di chi , quotidianamente, si adopera per prestare assistenza e cure a favore di tutta la comunità».

«Da tempo come FP CGIL Imperia segnaliamo episodi simili , e puntualmente ci si trova di fronte a difficoltà nel mantenere una corretta applicazione della Sicurezza nei luoghi di lavoro – continuano -. Pur condividendo le difficoltà nel prevedere determinate situazioni, oggi chiediamo di garantire maggior sicurezza con il potenziamento di personale addetto e preposto , ma non possiamo giustificare oltremodo ritardi nei soccorsi , con un rischio sempre maggiore sia per il personale dipendente , sia per l’utenza».

 

Un tavolo di confronto con le Forze dell’Ordine

«Per queste motivazioni – concludono -, come FP CGIL , crediamo sia fondamentale aprire un tavolo di confronto con tutte le istituzioni interessate , Prefettura , Questura , Comando dei Carabinieri e Dirigenza Asl , al fine di riportare le forze dell’ordine 24 ore su 24 nelle aree più critiche degli ospedali , e contestualmente , quella di creare percorsi rapidi per la gestione di emergenze legate a violenze ritenute da sempre inaccettabili».