Ginevra Lusso, sanremese, studentessa universitaria di 20 anni, co-autrice di un podcast (Bande à part) a tema settima arte, reduce da una settimana alla Mostra del Cinema di Venezia.
Una sanremese alla Mostra del Cinema di Venezia
La giovane, insieme ai compagni di avventura Andrea e Marco (il più “vecchio” ha 22 anni), non solo hanno partecipato a uno degli eventi clou della cinematografia mondiale come addetti ai lavori, ma hanno anche espanso i confini del loro podcast proprio alla celeberrima kermesse. L’abbiamo raggiunta per farci raccontare come è andata.
La Mostra del Cinema di Venezia, una sorta di Mecca per gli appassionati…
«È una delle mostre più importanti insieme a Berlino e Cannes. È stato meraviglioso respirare l’atmosfera che si viveva: tutti parlavano di cinema, tutto era cinema».
Cosa avete fatto?
«Siamo entrati con l’accredito riservato a chi tratta il cinema da un punto di vista più culturale e divulgativo, anche, come nel nostro caso, sui social. Abbiamo cercato di guardare più film possibili, anche quelli fuori concorso che sono di qualità elevatissima, ma magari con una distribuzione più limitata. Abbiamo anche inaugurato il filone del podcast con le interviste. Ospite è stato Steve della Casa, un noto critico cinematografico (e direttore artistico, ndr)».
Ecco parliamo del podcast, come è nato e cosa fate?
«È nato da poco, quindi abbiamo ancora numeri limitati, ma speriamo di portarlo avanti sia con il format classico che quello delle interviste. La base è una sorta di “cineforum” con cui parliamo di pellicole con i nostri amici e i nostri conoscenti. Io, Marco e Andrea ci siamo conosciuti al Dams (Discipline Arte Musica e Spettacolo, ndr), loro due sono torinesi. Tutti e tre abbiamo la passione per il cinema».
Vorreste continuare nel campo della cinematografia?
«Sì, i mie due colleghi nel campo della regia e nel giornalismo cinematografico, a me piace il restauro. Non mi concentro tanto sui nuovi film (ride), mi piace portare alla luce film vecchi che magari le persone non hanno ancora visto».
Come è nata questa passione?
«In famiglia abbiamo sempre parlato di cinema, soprattutto con mio padre che è un grande cinefilo. Quindi sono cresciuta in mezzo a questo ambiente ed è stato quasi naturale che seguissi questa strada».
Hai un film preferito?
«”Paris, Texas” di Win Venders (palma d’oro a Cannes nel 1984, ndr). È decisamente il mio film preferito e lo consiglio a tutti».
Davide Izetta
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