Ultimo atto con la presenza dell’attore Lodo Guenzi domenica 21 settembre per Soleá, la rassegna realizzata a Sanremo da CMC/Nidodiragno Produzioni con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo quest’anno sotto le insegne della parola Etranger, nell’ottica di esplorare le influenze che gli stranieri hanno esercitato sulla formazione culturale e artistica di Sanremo nel periodo a cavallo fra Otto e Novecento, la cosiddetta Belle Epoque.
Domani ultima giornata di Soléa: il programma
In quest’ottica la giornata conclusiva è dedicata al filosofo, scrittore e critico letterario tedesco Walter Benjamin, di famiglia ebraica, fra i più illuminati intellettuali del Novecento, che a Sanremo soggiornò per un lungo periodo alla fine degli anni Trenta, ospite di Villa Verde, una pensione allora situata in Via Hope e gestita dall’ex moglie di Benjamin, Dora Kellner.
Sanremo non fu, per Benjamin, soltanto un rifugio geografico dal clima mite ma anche un luogo di sospensione dalla frenesia del mondo, di riflessione e studio, la cui quiete gli permise di dedicarsi intensamente alla scrittura.
Pensatore eclettico e figura cardine del primo Novecento, il cui lavoro è stato riconosciuto postumo, Benjamin ha influenzato filosofi, mistici e artisti
quali Theodor Adorno, Hannah Arendt, Gershom Scholem e Bertolt Brecht.
Nato a Berlino nel 1892 e laureatosi a Berna nel 1919, si dedicò soprattutto alla critica e alla saggistica. Nel 1933, all’avvento del nazismo, emigrò a
Parigi. Morì, suicida, nel 1940 a Port-Bou: catturato dalla polizia di frontiera spagnola, scelse la morte per non essere espulso verso il territorio
nazista. La sua scomparsa, uno degli eventi più toccanti della storia delle persecuzioni naziste, avvenne il giorno prima che gli fosse rilasciato il visto
per gli Stati Uniti.
L’interesse di Benjamin fu rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai mutamenti intervenuti nella fruizione estetica e al ruolo dei mass media
(determinante il suo volume L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, del 1936, fra gli argomenti affrontati dal focus di Soleá), ma
anche all’opera di grandi scrittori quali Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust.
La giornata di domenica 21 settembre si apre alle 17.00 con la posa di una targa in sua memoria in Via Hope 6, la via della pensione in cui soggiornò.
Impreziosisce la cerimonia l’intervento musicale di Sergio Caputo (violino) e Fabrizio Vinciguerra (chitarra) tra klezmer e musica swing.
Alle 18.00 si entra nel vivo del focus con un inedito talk presso Villa Ave Maria (Corso degli Inglesi 601), eccezionalmente aperta al pubblico per l’occasione. Protagonisti dell’incontro dal titolo “Esilio, paesaggio e profondità: Benjamin a Sanremo” sono alcuni intellettuali e artisti che, per diversi motivi e sotto differenti aspetti, hanno approfondito la vita e l’opera dell’autore: Giulio Schiavoni (germanista presso l’Università del Piemonte Orientale, fra i maggiori studiosi dell’universo Benjamin); Paolo Veziano (ricercatore storico, attento studioso della presenza ebraica nel Ponente ligure); lo scrittore Marino Magliani (autore de Il bambino e le isole (un sogno di Calvino), in cui immagina l’incontro, nella Sanremo degli Anni Trenta, fra Benjamin e un bambino di nome Italo); Sergio Ariotti (direttore artistico del Festival delle Colline Torinesi, autore e regista di Passage, spettacolo ispirato a I “passages” di Parigi, fra le opere più geniali di Benjamin); Cristiana Minasi (drammaturga e attrice, che presenta in anteprima il suo progetto Asja Lacis attra/verso Walter Benjamin, un omaggio alla figura della rivoluzionaria regista e pedagoga). Dialoga con loro Rosalba Ruggeri, operatrice in campo culturale con un percorso parallelo di collaborazioni Rai per programmi di cinema e teatro
La sera, alle 21.00, presso il Teatro dell’Opera del Casinò (Corso degli Inglesi 18), Sergio Ariotti introduce, alla presenza dell’autore, “L’aura rubata dal ragno – Un incontro forse non reale ma verosimile”, testo inedito di Paolo Pomati che mette in scena l’immaginario e serrato dialogo, a Sanremo, fra Luigi Pirandello e Walter Benjamin sulla neonata settima arte, il cinema.
Il testo costituisce il Quaderno n° 2 della collana “Echos tra Benjamin e Pirandello”, a cura di Sergio Ariotti (Edizioni Hopefulmonster), in uscita nelle librerie il prossimo 10 ottobre.
A seguire va in scena “Un tè, due pensieri: atto unico in Riviera”, un reading, presentato in prima assoluta, tratto proprio dal testo L’aura rubata dal ragno, che vede protagonista Lodo Guenzi.
Artista poliedrico, già frontman della band Lo Stato Sociale, Guenzi intreccia all’attività musicale quella, sempre più prestigiosa, di attore cinematografico e teatrale (è stato, recentemente, fra gli interpreti della fortunata rivisitazione per la scena di Trappola per topi, per la regia di Giorgio Gallione, e Pupi Avati lo ha scelto per il suo film La quattordicesima domenica del tempo ordinario).
Al fianco di Lodo Guenzi sono Stefano Annoni (già ospite dell’edizione 2023 di Soleá con un adattamento teatrale del romanzo di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno) ed Eugenio Ripepi, attore e cantautore con una speciale attitudine per il teatro canzone.
Étranger è la parola chiave della IX edizione di Soleá, dal titolo del celeberrimo romanzo di Albert Camus ma anche dal nome dello storico Hotel des Étrangeres sanremese, edizione che esplora le influenze che gli stranieri hanno esercitato sulla formazione culturale e artistica di Sanremo nel periodo a cavallo fra Otto e Novecento, la cosiddetta Belle Epoque.
Tutti gli appuntamenti di Soleá sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Per ulteriori informazioni: info@nidodiragno.it / 393 8753637 (telefono e WhatsApp).