tensioni e smentite

Rimpasto in giunta di Sanremo, la replica del Sindaco e le punzecchiature di Baggioli

Fuori Pino Sbezzo Malfei dentro un esponente della lista vicina all'ex sindaco Biancheri. L'ex segretario di Forza Italia: "Ne vedremo delle belle"

Rimpasto in giunta di Sanremo, la replica del Sindaco e le punzecchiature di Baggioli

Le voci di un imminente rimpasto nella giunta comunale di Sanremo, con la probabile uscita dell’assessore Pino Sbazzo Malfei per fare posto a un componente della lista Sanremo al centro (dell’ex sindaco Alberto Biancheri) che vede al momento solo Alessandro Il Grande nel ruolo di presidente del consiglio comunale, stanno creando un certo dibattito, sia dentro che fuori Palazzo Bellevue. Sbezzo Malfei, lo scorso anno era stato fatto assessore in quota Forum, la formazione ispirata dal presidente del Casinò Pino di Meco e vicina a Forza Italia, mentre  Sanremo al Centro  era rimasta fuori dalla giunta. Dopo la nomina di Di Meco al Casinò – altro ambiente in cui si registra un clima effervescente da qualche settimana a questa parte – Sanremo al centro chiederebbe una sorta di risarcimento. Prevedibili dinamiche politiche rispetto alle quali il sindaco ha voluto subito fare chiarezza con una nota stampa.

La precisazione del Sindaco Alessandro Mager

Questa la nota stampa diffusa in giornata dal Comune di Sanremo, attraverso l’ufficio stampa del sindaco.

In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa in merito ad alcuni possibili avvicendamenti all’interno della Giunta, il sindaco Alessandro Mager interviene con alcune precisazioni:

“Alla vigilia delle scelte politiche che assunsi per il rinnovo del Cda della Casa da Gioco ci fu un confronto interno con le componenti civiche di maggioranza. A seguito di quell’incontro, individuai la figura di Giuseppe Di Meco alla presidenza del Casinò, per esperienza amministrativa e per il desiderio di Forum di impegnarsi nella gestione della società partecipata.

Tale scelta fu supportata da tutti, con l’impegno unanime a riequilibrare la rappresentanza politica in favore di Sanremo al Centro, a quel punto evidentemente sottorappresentata, con modalità e tempistiche che si andranno a definire più avanti.

E’ giusto quindi rimarcare che ogni decisione in allora fu frutto di un accordo politico concertato da tutte le componenti civiche interessate, precisando che le ricostruzioni giornalistiche che fanno riferimento ad ipotetiche “pressioni” o “contrapposizioni interne” non corrispondono al vero”.

La ricostruzione dell’ex leader di Forza Italia Simone Baggioli

Una ricostruzione della “maretta” interna all’amministrazione comunale di Sanremo l’ha fatta in queste ore Simone Baggioli, ex capogruppo comunale e segretario provinciale di Forza Italia, incarico dal quale si è dimesso poco più di un anno fa, dopo la debacle elettorale.

“A Sanremo si muovono acque agitate nella politica locale – scrive l’imprenditore, che da qualche settimana è tornato a gettarsi nell’agone politico locale, quantomeno via social –  Quello che era nell’aria oggi diventa certezza: si consolida l’asse politico tra l’ex sindaco Biancheri e l’attuale primo cittadino Mager. Il peso squilibrato tra il gruppo Anima e quello di Sanremo al Centro – con quest’ultimo che già esprime la “sola” presidenza del Consiglio Comunale nonostante sia stato il secondo gruppo più votato in maggioranza – rischiava di creare fratture profonde e il temuto scenario del “tutti a casa” (chi ricorda la lezione di Bruno Marra sa bene di cosa parliamo). La scelta, inevitabile, è stata quindi il sacrificio di Forum (già Presidenza Casinò e Assessore) e, con essa, la prossima uscita dalla Giunta dell’assessore Pino Sbezzo, stimato per competenza e capacità, mossa che manda anche un chiaro messaggio politico a Marco Scajola. Si annuncia un autunno bollente per la politica sanremese: conviene mettersi comodi, pop corn alla mano, perché ne vedremo delle belle. Nel frattempo, però, la città resta ferma: dal palazzetto dello sport al parcheggio di piazza Eroi, dove la betoniera ha lasciato l’ennesimo simbolico vuoto, cresce la frustrazione dei commercianti e dei cittadini”.