La canzone dialettale d’autore ha avuto un grande successo a Ventimiglia negli anni ’30-’40 grazie al Maestro Anacleto Hughes, ufficiale dell’esercito e appassionato di musica e dialetto, che eseguiva un raffinato repertorio locale. Nel 1946, insieme alla moglie, fondò una corale di “garcunete” in costume tipico, partecipando a festival folkloristici e tournée in Italia e all’estero, portando il «ventemigliusu» su palcoscenici come il Parco Tivoli di Copenaghen e la nave ammiraglia Leonardo da Vinci.
Negli anni ’80, Luigino Maccario, cultore della storia locale
rilanciò la tradizione musicale dialettale intemelia creando la “Cumpagnia Cantante”, un gruppo corale femminile in costume. Oggi, grazie alla collaborazione tra Confesercenti Turismo e la Cumpagnia d’i Ventemigliusi, con il patrocinio del Comune di Ventimiglia, il costume tipico e la “capelìna” sono stati riportati all’attualità con un progetto innovativo.
Nasce così “Dina a Ventemigliusa”, un nuovo personaggio digitale
ispirato al patrono San Secondo, che guiderà turisti e visitatori attraverso una esperienza di realtà aumentata e intelligenza artificiale. Con un semplice QR code, Dina potrà accompagnare le persone nelle piazze, negli aeroporti, negli hotel e persino negli stadi, raccontando la storia e le tradizioni della città nella lingua nazionale dei visitatori.
Per presentare il progetto e raccontare nuovi aneddoti locali, è fissato un incontro pubblic, oggi (domenica 5 ottobre), alle 16, presso lo Spazio Luigino Maccario al Forte dell’Annunziata. L’iniziativa unisce il fascino della storia locale alla tecnologia digitale e prevede anche azioni di guerrilla marketing per incuriosire i turisti e invitare a scoprire Ventimiglia.
Fab.Ten.
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