Sgravi fiscali per il centro storico di Vallecrosia che si candida nei "Borghi più belli"
Il Consiglio comunale di Vallecrosia si è candidato a entrare nell'élite dei "Borghi più belli d'Italia" ed ha varato un piano di rilancio del centro storico, per riportare i turisti, valorizzando le bellezze architettoniche e quelle legate alla tradizione della città alta.
Il Consiglio comunale di Vallecrosia si è candidato a entrare nell'élite dei "Borghi più belli d'Italia" ed ha varato un piano di rilancio del centro storico, per riportare i turisti, valorizzando le bellezze architettoniche e quelle legate alla tradizione della città alta.
Ma non è tutto. Importanti gravi fiscali sono previsti, per chi decide di aprire un'attività commerciale o un esercizio pubblico. Il pacchetto è stato approvato in Coniglio comunale, ieri sera, martedì 27.
"Riteniamo che il nostro centro storico non abbia nulla da invidiare agli altri della nostra provincia - spiega l'assessore incaricato Emidio Paolino -. Entro fine mese si riunirà il Consiglio comunale chiamato a deliberare la richiesta di iscrizione ai Borghi più belli d'Italia: primo passo verso l'ingresso nell'associazione".
Prosegue Paolino: "Pensiamo di avere i requisiti, visto che nell'ultimo decennio sono stati effettuati significativi interventi strutturali nel centro storico". Una volta presentata la domanda, bisognerà richiedere i sopralluoghi all'organizzazione, verificando il rispetto dei tanti requisiti richiesti per entrare. Primo tra tutti: una popolazione (nel borgo antico) inferiore ai duemila abitanti; quindi deve avere un patrimonio di beni culturali e artistici di una certa rilevanza. Ma passiamo agli sgravi fiscali.
"Entro fine mese, in Consiglio comunale sarà approvato il bilancio di previsione - ancora Paolino - malgrado la proroga al 31 marzo. In questo contesto, per valorizzare il noto centro storico abbia deciso di abbattere al cento per cento la Tari per i primi cinque anni, a beneficio di chi apre nuove attività: bar, ristoranti, botteghe artigianali e via dicendo. Per le esistenti, invece, l'abbattimento sarà dell'ottanta per cento".
Stesso discorso per l'Imu, ma in questo caso lo sgravio interessa soltanto chi, nel proprio immobile, apre una attività e non ha anche chi lo dà in affitto. "In che senso, però, esentati - spiega l'assessore -. Le imposte per legge non si possono eliminare, quindi lo sgravio sotto forma di contributo che il Comune assegnerà agli esercenti che ne faranno richiesta, per un importo pari a quello della Tari o dell'Imu che avrebbe dovuto versare nell'anno di riferimento".
In questo caso, nel bilancio è stato inserito un capitolo ad hoc. Un altro tipo di sgravio riguarda la Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. Per quanto riguarda le impalcature di aziende o privati che vogliano effettuare interventi di restauro o ristrutturazione delle facciate, ad esempio, è prevista un'esenzione di quarantacinque giorni del tributo come occupazione di suolo pubblico da parte delle impalcature. "Abbiamo accordato un'esenzione di quarantacinque giorni, non di più - ancora Paolino - per evitare che i cantieri restino aperti per mesi".
Ma perchè questa formula di rilancio?
"Le agevolazioni - conclude - devono servire da stimolo per incentivare la rinascita del centro storico, per tenerlo vivo. Mancano le attività economiche, bisogna portare i turisti e per fare questo, è necessario incentivare la nascita di attività. Non basta, dunque, tenere pulito. Abbiamo delle porte dipinte da artisti di fama internazionale che rappresentano le botteghe immaginarie, ma vorremmo un domani non doverle più soltanto immaginare".