Questa mattina il sindaco di Sanremo Alessandro Mager e l’assessore alle attività produttive Lucia Artusi hanno incontrato a Palazzo Bellevue il gruppo Arimondo e le associazioni di categoria riguardo alla proposta, avanzata per il mercato annonario.
Incontro tra Arimondo, Palazzo Bellevue e Mercato
L’incontro era già stato preannunciato durante quello avvenuto al mercato un paio di settimane fa, in cui il sindaco e l’assessore Artusi avevano incontrato e ascoltato le associazioni di categoria ed i commercianti.
La riunione di questa mattina ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento giudicato positivamente dal sindaco.
«Ho ritenuto doveroso organizzare questo incontro – dichiara il primo cittadino – affinché le parti dialogassero tra loro. Si è trattata di una riunione interlocutoria, per verificare la possibilità di creare un progetto condiviso che possa garantire il massimo beneficio possibile a tutti i soggetti interessati»
A breve le parti torneranno a riaggiornarsi.
Sono ancora fumosi i dettagli del project presentato da Arimondo al Comune di Sanremo, dunque l’incontro è stato, in sostanza, conoscitivo. La società, la più antica della provincia di Imperia, si è detta animata dalla volontà di tutelare gli operatori del mercato che, al momento, procedono spediti verso una probabile proroga tecnica, al fine di predisporre i bandi per riassegnare le concessioni, nelle more della Bolkestein.
Nei giorni scorsi, tra i banchi del Mercato, si respirava una certa paura, ma soprattutto un’aria di incertezza, di fronte all’ipotesi della costruzione di un supermercato nell’area o la gestione privata della storica struttura comunale. Quello che chiedono, e l’incontro con le associazioni di categoria di oggi è propedeutico, è di essere messi al corrente dei contenuti della manifestazione di interesse e le intenzioni di Arimondo.
Per molti di essi, la struttura dovrebbe passare di certo attraverso un processo di modernizzazione, se non altro con il rinnovo delle concessioni che sono bloccate da 30 anni e nuove regole per la gestione interna e i servizi offerti. Apertura per una gestione in house della storica struttura, una certa diffidenza rispetto a una possibile gestione privata. Il mercato, ricordano, non solo è un volano per il tessuto socio economico cittadino (anche per le attività che sorgono nel sue immediate vicinanze), ma negli anni si è consolidato come presidio turistico e di socialità.
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