“Una decisione presa in solitaria, senza consultare nessuno salvo chi sta intorno a lui. Problemi di sicurezza, tutti zitti: Forza Italia e Fratelli d’Italia non pervenuti. E il partito dei frontalieri? Se non fosse in maggioranza certe cose non accadrebbero, se Parodi fosse stato in minoranza ci sarebbe stato un sciopero con il blocco delle strade”.
Così il consigliere di minoranza a Ventimiglia, Nico Martinetto
interviene alla notizia che la viabilità sull’Aurelia a Ponte San Ludovico sarà chiusa per quattro mesi per la realizzazione della nuova Porta d’Italia e per lavori riguardanti la manutenzione stradale.
“Il sindaco ha deciso di lasciare il segno con un’opera tutta sua: la nuova Piazza De Gasperi alla frontiera. Due aiuole, un po’ di asfalto, una rotonda e un grande parcheggio, utile per l’attività commerciale adiacente e visto che ci siamo, forse anche per chi vuole andare al mare o al museo dei Balzi Rossi. Bene, finalmente qualcosa si muove. È noto che questa piazza è da tempo presentata come ‘opera della filiera, la sua creatura. Benissimo! Ora però chiude per quattro mesi, e chissà se basteranno, la frontiera di San Ludovico per realizzarla”.
Martinetto contesta pure la scorsa comunicazione dell’amministrazione
“Nel frattempo, sempre stando agli articoli di giornale, perché pare che lì si debba leggere per sapere cosa succede, Anas realizzerà la rotonda di Latte. Nessun consigliere sembra sapere nulla, nessuno controlla, nessuno parla. Eppure avevamo ragione noi: Tiziana Panetta lo aveva detto chiaramente che il Comune non poteva spendere soldi per quell’opera”.
Non manca un cenno alla viabilità sull’A10
“E il disastro al casello autostradale? Dopo il rimprovero ricevuto dai francesi, perché non interviene? Qualcuno ha avuto il coraggio di paragonare i lavori di Piazza De Gasperi a quelli del Ponte Morandi. Piazza De Gasperi anche volendolo non può crollare e forse, in sicurezza, una strada di scorrimento alternativa si poteva prevederla, per evitare la chiusura totale per almeno quattro mesi. Senza contare che il crollo di Ponte Morandi, il 14 agosto 2018, ha causato 43 vittime, di cui tre bambini, sicuramente un confronto infausto e senza senso. Solo ieri il sindaco ha dichiarato: lasciatemi lavorare! E noi gli rispondiamo, era ora! che lavori pure, ma senza chiudere per 4 mesi e forse più strade e frontiere; lavori pure, senza creare problemi ad altri lavoratori”.
F.T.