Mentre cresce l’attesa per la prima serata della Rassegna della Canzone d’Autore all’Ariston (sul placo Goran Bregovic, Lucio Corsi, Ginevra Di Marco, Lamante, Alessio Lega, Emma Nolde e Stefano Tessardi), ecco il programma per la giornata di domani a margine della kermesse organizzata dal Club Tenco.
Rassegna della Canzone d’Autore: il programma di domani
Alle ore 15.00, sempre alla Sede Club Tenco (Ex Stazione), si terrà la presentazione del libro “La Canzone Italiana, Storia, Storie Protagonisti” di Felice Liperi (edito quest’anno da Treccani). Segue, alle 15.30, il dibattito “Memorie del Rock” con Franco Fabbri, Ferdinando Fasce e Emanuele Felice. Alle ore 18.00 all’Ex chiesa Santa Brigida, presso il quartiere Pigna, il concerto “Memorie letterarie” di David Riondino e Sara Jane Ceccarelli. Alle chitarre Maurizio Geri e al contrabbasso Michele Staino. Presenta Steven Forti.
La seconda delle tre serate al Teatro Ariston della Rassegna della canzone d’autore inizierà allo scoccare delle ore 21.00 e verrà presentata da Silvia Boschero e Antonio Silva. Protagonisti della seconda serata Baustelle (Premio Tenco 2025), Anna Castiglia (Targa Tenco 2025 Migliore album opera prima Mi Piace), Simone Cristicchi + Gnu Quartet, Ricky Gianco (Premio Tenco 2025), La Niña (Targa Tenco 2025 Migliore album in dialetto – Furèsta), Moni Ovadia in trio con Giovanna Famulari & Michele Gazich, Caroline Pagani (Targa Tenco 2025 Migliore album a progetto Pagani per Pagani), Omar Pedrini & Massimo Priviero.
Di seguito le motivazioni del Premio Tenco 2025 alla carriera a Baustelle:
«I Baustelle hanno fondato la base culturale ed estetica di molta canzone d’autore degli ultimi vent’anni. Le timbriche rock, le melodie coinvolgenti, mischiate a certa amarezza da crisi sociale anni Zero, già sul volgere del millennio descrivevano alla perfezione la società patinata berlusconiana e l’incapacità della sinistra a porre rimedio allo sfacelo. La guerra è finita, Contro il mondo e altri brani sono in bilico tra il rifiuto di una società irricevibile, l’etica sociale e il nostro personale sconforto, perché la poetica dei Baustelle riesce a contemplare la solidarietà umana, la speranza illusoria e il baratro minaccioso e totale che è parte inevitabile dell’essere umano, il lato oscuro, l’elegante distruzione a cui tutti si ambisce segretamente».
Le motivazioni per Ricky Gianco
«Magari lei è rimasta davvero sola, piange e non ricorda nulla. Ma noi no: ricordiamo benissimo che poi Ricky ci ha accompagnato negli anni Sessanta tirandoci un po’ di pietre ed evocando i venti orientali con l’afrore di capelli suoi. Prima creatore di supergruppi beat, poi ferreo solista, ci ha invitati nei ristoranti di Alice in compagnia di Fango. La memoria ci rimanda anche alla sua più che ventennale collaborazione con Gianfranco Manfredi e con I premi Tenco Fabrizio De André, Gino Paoli, Pino Donaggio, Fernanda Pivano, Mogol, nonché le versioni nazionali, dai Dire Straits e Bruce Cockburn. E lui è rimasto sempre lì a dimostrare come la sua biografia artistica sia, di fatto, un autentico monumento alla memoria».