Rassegna canzone d'autore

Tenco: i live di questa sera e il programma dell’ultima giornata

Domani il Club consegna il premio per gli artisti che hanno difeso i diritti umani a scapito della propria vita

Tenco: i live di questa sera e il programma dell’ultima giornata

Stasera al Teatro Ariston la seconda delle tre serate della Rassegna della canzone d’autore, che avrà il via alle ore 21.00 e verrà presentata da Silvia Boschero e Antonio Silva.

 

Tenco: ecco i live di questa sera all’Ariston

Protagonisti della seconda serata Baustelle (Premio Tenco 2025), Anna Castiglia (Targa Tenco 2025 Migliore album opera prima Mi Piace), Simone Cristicchi + Gnu Quartet, Ricky Gianco (Premio Tenco 2025), La Niña (Targa Tenco 2025 Migliore album in dialetto – Furèsta), Moni Ovadia in trio con Giovanna Famulari & Michele Gazich, Caroline Pagani (Targa Tenco 2025 Migliore album a progetto Pagani per Pagani), Omar Pedrini & Massimo Priviero.

 

Il programma di domani

Domani, sabato 25 ottobre, alle ore 12.00 presso la Sede Club Tenco (Ex Stazione) la conferenza stampa con gli artisti che saranno protagonisti sul palco del Teatro Ariston a partire dalle ore 21.00.

 

Alle ore 15.00, presso la Sala Privata del Teatro Casinò, si terrà la presentazione del libro ““Voci libere. Storia della canzone d’autore italiana” di Luigi Cuna e Emanuele Felice (Curci, 2025).

Segue, alle 15.30, “Gli alpini” con Marco Mondini e Sergio Secondiano Sacchi. Si esibirà il coro Alpino Monte Saccarello, Massimo Priviero e David Riondino.

 

Alle ore 18.00 all’Ex chiesa Santa Brigida, presso il quartiere Pigna, il concerto di  Omar Pedrini e Massimo Priviero (con band). Presenta Steven Forti.

 

L’ultima delle tre serate al Teatro Ariston della Rassegna della canzone d’autore inizierà alle ore 21.00 e verrà presentata da Andrea Scanzi e Antonio Silva.

 

Protagonisti della terza serata Premio Yorum alla memoria di Refaat Alareer (ritirato da Nabil Bey Salameh, alla presenza di Riccardo Noury), Paolo Angeli, Grup Yorum, Mimmo Locasciulli (Premio Siae) & Alessandro D’Alessandro, David Riondino & Sara Jane Ceccarelli, Tito Schipa JR (Premio Tenco Operatore Culturale 2025), Scraps Orchestra, Daniele Silvestri (Premio Tenco 2025), Tosca (Premio Tenco 2025).

 

Le motivazioni dei premi

Di seguito le motivazioni del Premio Tenco 2025 alla carriera a Daniele Silvestri:

«Daniele Silvestri ci indica come il grande armadio della memoria contenga molti scomparti e si costruisce non solo con l’evocazione iconografica di famosi personaggi come Che Guevara, ma anche con l’accumulazione di flash apparentemente insignificanti. E così, se a livello personale l’immagine di una Y10 bordeaux archiviata dalla retina è in grado di suscitare sensazioni devastanti, in quello dai contorni sociologici più allargati una normalissima e quotidiana carta di credito si trasforma subdolamente in arma. Di conseguenza, diventa possibile innestare processi di attualizzazione storica adeguando il valore delle famose mille lire al mese o trasformando la figura dell’imperatore romano Tiberio in un moderno leader populista».

Quelle per Tosca:

«Negli anni Cinquanta e Sessanta, i ritmi latinoamericani hanno influenzato l’intera musica mondiale. Nel decennio successivo abbiamo poi scoperto la ricchezza delle musiche popolari di quel continente e la statura artistica dei suoi poeti. Poi le mode ci hanno riassorbito nelle risapute direzioni e quasi ci siamo scordati di quel repertorio. Invece, grazie anche al grande lascito culturale di Sergio Bardotti, Tosca non si è dimenticata di quella lezione e con piglio e personalità autonoma, ha continuato ad attingere a certe evocazioni e ai valori culturali ad esse legati. Che riguardano non solo il gusto musicale, ma anche la continua coerenza di idee. Tosca è insomma memoria geografica del suo tempo».

Tito Schipa jr:

«Dal padre ha ereditato il nome e una poderosa cultura musicale. Che si avverte ascoltando le sue canzoni dove, su ritmiche estremamente moderne, c’è l’evocazione colta di arie e romanze. In lui, ricercato e attento versificatore, c’è il segreto di arrivare prima perché solo chi possiede la cultura del passato può immaginare il futuro. Anticipando gli Who, è stato infatti il primo autore di opera rock, quell’Orfeo 9 che ha lanciato interpreti sconosciuti come Renato Zero e Loredana Berté e un arrangiatore come Bill Conti diventato poi famoso con il film Rocky. Ha adattato in chiave pop e in dialetto romanesco il don Pasquale di Donizzetti, pubblicato in triplo disco. A lui si deve la traduzione italiana dell’opera omnia di Bob Dylan».

 

Refaat Alareer (in edicola con la Riviera, anche sfogliabile digitale, l’intervista al cantautore e giornalista Nabil Salameh che ritirerà il premio all’Ariston).

«Edward Said scrisse che la narrazione è uno strumento di resistenza. Refaat Alareer lo ha dimostrato durante tutta la sua vita, passata nella più grande prigione a cielo aperto del mondo, Gaza. Ha studiato John Donne, ha insegnato Shakespeare, ha costruito per due decenni ponti tra i giovani scrittori palestinesi e il resto del mondo. Per lui la scrittura era un tentativo di fornire una testimonianza per le generazioni future. La sua ultima poesia, If I Must Die, è un canto alla vita, un atto d’amore e un’ultima preghiera. Le bombe israeliane che lo hanno ucciso insieme a parte della sua famiglia il 6 dicembre 2023 non potranno mai cancellare i suoi versi. Perché la poesia, come la canzone, è un faro che illumina l’oscurità, anche nelle ore più buie».

 

E Mimmo Locasciulli:

«Nel celebrare i cinquant’anni di iscrizione di Mimmo Locasciulli alla Società Italiana degli Autori ed Editori, la SIAE ha voluto rendere omaggio ad un autore e interprete che ha saputo fondere più generi musicali per raccontare piccole grandi storie italiane con delicatezza e profondità. La sua opera, attraversata da una costante tensione poetica e da una sensibilità capace di restituire emozioni intime e universali, ha contribuito ad arricchire il patrimonio della canzone d’autore, mantenendo sempre viva la ricerca di nuove sonorità e nuovi linguaggi espressivi. Con questo riconoscimento, la SIAE celebra non solo l’inizio di un percorso inaugurato da Canzone di Sera, ma anche la coerenza, l’eleganza e l’impegno di un’intera vita artistica».