Iniziativa benefica

Raccolti 70mila euro per il sostegno psicologico degli adolescenti

In prima linea, con l'associazione "C'è da fare" il comico genovese Paolo Kessisoglu e la compagna Silvia Rocchi

Raccolti 70mila euro per il sostegno psicologico degli adolescenti

Raggiungere, con il Gaslini Diffuso, le aree più periferiche della Liguria e offrire sostegno psicologico agli adolescenti. Questo, in sintesi, il nucleo del progetto “C’è da fare in Liguria”, presentato oggi al Teatro Politeama di Genova. 

 

Raccolti 70mila euro per il sostegno psicologico degli adolescenti

Il programma nasce della collaborazione tra “C’è da fare ETS”,  fondata dal noto comico e attore  Paolo Kessisoglu (celeberrimo insieme a Luca Bizzarri, con cui completa il duo Luca e Paolo) e la compagna Silvia Rocchi con l’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini e la Fondazione Gaslininsieme: Nel corso della conferenza consegnato anche un prezioso assegno, raccolto dall’associazione, da 70mila euro. Ma non è tutto, l’iniziativa sarà finanziata anche dallo spettacolo “C’è da ridere”  che Kessisoglu porterà in scena al Politeama proprio questa sera (e in seguito in altri teatri italiani).

 

«Continuare a fare la nostra parte»

«Paolo ed io – così Rocchi –  abbiamo fortemente voluto e inseguito questo nuovo progetto a Genova, perché è proprio qui che, prima ancora che C’è Da Fare ETS nascesse, Paolo aveva realizzato insieme a Occupy Albaro un’iniziativa siglata con ASL3 e con l’Ospedale Gaslini, grazie alla quale un’equipe di psicologi ed educatori portava sostegno direttamente nelle case di quei ragazzi che di casa non riuscivano più a uscirne (Hikikomori). Da quell’esperienza, e dalla consapevolezza di trovarci di fronte a un’emergenza silenziosa, è nata la convinzione che si potesse – e si dovesse – fare di più: dare forma a un’idea con respiro nazionale, capace di offrire ai giovani ascolto e supporto per avere la possibilità di tornare a immaginare un futuro a colori. Tornare oggi a Genova significa dare continuità a quel primo sogno, con un progetto più solido e diffuso su tutto il territorio ligure. Speriamo che sempre più realtà e sostenitori locali possano unirsi a noi, perché solo insieme si può davvero andare lontano. In questi due anni di cammino di C’è Da Fare ETS abbiamo imparato che, quando le energie si incontrano, accade sempre qualcosa di straordinario».

Paolo Kessisoglu aggiunge «C’è ancora molto da fare, ma noi vogliamo continuare a fare la nostra parte: oltre che a Genova, operiamo già da tempo nel territorio milanese, in Veneto, a Roma col Bambin Gesù e presto, speriamo, con il Meyer a Firenze. Con l’esperienza ci rendiamo sempre più conto di quanto sia importante l’aiuto della comunità tutta e che il contesto in cui riusciamo ad attivare i nostri progetti, finanziando per intero i servizi che le strutture non sarebbero in grado di dare, partecipi attivamente».

 

Il dramma degli Hikikomori

L’impegno alla sensibilizzazione sul benessere psichico degli adolescenti è un tema caro a Paolo Kessisoglu. Nel 2025, ad esempio, ha portato sul palco dell’Ariston in occasione del Festival di Sanremo un brano, “Paura di me” eseguito insieme alla figlia Lunitta, nella serata delle cover, dedicato al delicato tema degli Hikikomori.  Il fenomeno, letteralmente “staccarsi, tirarsi fuori”, è registrato in Giappone già a partire dalla metà degli anni ’80, ma si è diffuso anche in Europa e negli Stati Uniti. Gli “Hikikomori” presentano dei caratteri comuni: l’interruzione dei rapporti sociali e l’isolamento per lunghi periodi, spesso in una stanza. Il fenomeno prevede anche il rifiuto di recarsi a scuola o al lavoro e intrattenere rapporti sociali. La genesi è caratterizzata da dinamiche complesse e differenti, con grandi “responsabilità” della pressione sociale verso l’autorealizzazione.