A Sanremo sarà introdotto il Garante per gli Anziani. Pratica votata all’unanimità dal Consiglio comunale.
A Sanremo c’è il Garante per gli Anziani
La figura farà da tramite tra Palazzo Bellevue, l’ufficio servizi sociali, i presidi socio-sanitari e le realtà del territorio che operano nel campo per raccogliere le istanze e agire sui disagi della fetta della popolazione tra le più fragili. Si occuperà di promuovere eventi e pratiche che valorizzino l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo. Riferirà ogni 6 mesi all’amministrazione o quando riterrà più opportuno e potrà proporre eventi e quant’altro per accorciare le distanze tra gli anziani e il resto della città. La pratica, seguito dell’ordine del giorno presentato da Patrizia Badino (Forza Italia), illustrata dal vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali Fulvio Fellegara dopo la ratifica della Terza Commissione consiliare. «Il fine ultimo – ha spiegato l’assessore – del nostro lavoro, è quello di creare una rete tra i servizi sociali e il territorio».
«Grazie a tutti voi che avete votato questa pratica – ha detto Badino -. Soprattutto perché si combatte l’isolamento sociale, promuovendo interazioni e inclusione intergenerazionale».
«Un segnale concreto di civiltà che onora la memoria dei cittadini che hanno fatto di Sanremo la città che è – ha detto il consigliere Vittorio Toesca (Generazione Sanremo) – . Espressione di alcune carte che stiamo recependo dall’Unione Europea. Inoltre, con il garante andiamo a restituire valore a una grandissima fetta della popolazione, che a Sanremo è quasi un terzo della nostra comunità, a cui dobbiamo dare voce. Ci hannoe ducato, ci hanno cresciuto, hanno costruito le case in cui abitiamo, progettato le infrastrutture»
«Questa pratica – ha aggiunto Umberto Bellini (Idea Sanremo) – fa onore alla città stessa, che è città della Pace, sede dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario e abbiamo un garante per i detenuti. Ora aggiungiamo questa importante figura. Oltre all’aspetto sfavillante e internazionale, diamo importanza alle persone più fragili».