OMICIDIO PRETERINTENZIONALE

Picchiato a morte a Ventimiglia, l’aggressore: “Sono affranto e sgomento”

Queste le parole che Simone Pensibene ha detto al proprio avvocato, Mattia Caruso, dopo aver appreso della morte di Mascheroni

Picchiato a morte a Ventimiglia, l’aggressore: “Sono affranto e sgomento”

Sono affranto e sgomento”: queste le parole che Simone Pensibene, 46 anni, ha detto dal carcere di Imperia al proprio avvocato, Mattia Caruso, dopo aver appreso della morte di Giuliano Roberto Mascheroni, 66 anni, di Ventimiglia, picchiato a morte, il 26 ottobre scorso, in corso Genova. L’iniziale accusa di lesioni personali gravi è ora diventata di omicidio preterintenzionale.

Al momento il suo legale non ha annunciato alcuna istanza

nei confronti del proprio assistito, che si trova in carcere dal giorno della convalida del fermo avvenuto due giorni dopo la tragica aggressione. Mascheroni, infatti, è morto all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per un’emorragia cerebrale dovuto alle percosse.

In copertina, Simone Pensibene (foto tratta dal suo profilo Facebook)