la lettera

Boicottaggio contro il San Bartolomeo Cervo. Scrive una mamma “Non giocare alcune partite, risposta all’ambiguità”

Il caso scoppiato dopo che alcune società di calcio locali si sarebbero accordate per non disputare partite contro i bambini di San Bartolomeo Cervo perché troppo superiori

Boicottaggio contro il San Bartolomeo Cervo. Scrive una mamma “Non giocare alcune partite,  risposta all’ambiguità”

Il caso scoppiato dopo che alcuni  genitori hanno accusato alcune   società locali di scoraggiare le leve 2014 e 2015 dal confrontarsi con i pari età del  San Bartolomeo Cervo perché troppo più forti.

La risposta di una mamma dopo le dichiarazioni dei genitori del San Bartolomeo Cervo

Alla luce della recente dichiarazione dei genitori del San Bartolomeo Cervo, sentiamo il bisogno, come gruppo di genitori, di esprimere con chiarezza il nostro punto di vista, nella convinzione che il rispetto reciproco e la trasparenza siano sempre la base di ogni confronto costruttivo – inizia così una lunga lettera di una mamma di un giovane della Sanremese – Riconosciamo a tutti la legittimità della libertà di scelta: ogni famiglia ha il diritto di decidere quale percorso sportivo sia più adatto ai propri figli. Tuttavia, riteniamo che tali scelte vadano fatte “alla luce del sole”, con correttezza e chiarezza, senza ricorrere a compromessi o doppi ruoli di convenienza per timore di rimanere senza squadra. La lealtà, nello sport come nella vita, è un valore che si insegna anche con l’esempio.

Ci dispiace constatare che, in alcune recenti dichiarazioni, siano stati messi in discussione coloro che hanno scelto consapevolmente di restare nella società dove i propri figli hanno mosso i primi passi, sono cresciuti e hanno trovato amicizie, riferimenti educativi e senso di appartenenza. Restare non significa chiudersi al cambiamento, ma credere in un progetto che mette al centro la crescita umana prima ancora di quella sportiva.

Crediamo inoltre che sia necessario riflettere sull’uso della parola “talento”. Il talento, da solo, non basta: va accompagnato da educazione, rispetto, impegno, sacrificio e spirito di gruppo. Questi sono i valori che formano persone prima ancora che atleti. Parlare solo di “bambini talentuosi” rischia di alimentare aspettative e confronti che, in questa fascia d’età, dovrebbero lasciare spazio alla passione e alla gioia di giocare insieme.

Non condividiamo l’idea che la scelta di non giocare alcune partite derivi da paura di confrontarsi con chi è più forte. Al contrario, riteniamo che sia stata una risposta all’ambiguità con cui certe
decisioni sono state prese, un modo per tutelare la coerenza e la correttezza dei rapporti tra società.

Non va criticato chi ha deciso di non esaltare il presunto talento dei propri figli, ma di dare priorità a valori più solidi e duraturi. Nessuno mette in discussione l’impegno o le capacità dei ragazzi che hanno intrapreso altri percorsi, ma è giusto ricordare che il talento non si cerca a tutti i costi: si riconosce, e se davvero c’è, troverà la sua strada senza bisogno di scorciatoie.
Infine, vogliamo ribadire un concetto fondamentale: nel calcio non si vince sempre, ma si impara sempre. Le sconfitte insegnano più delle vittorie; gli errori sono punti di partenza, e le fragilità
possono diventare forza se accolte dal gruppo.

Questo è per noi il significato autentico del calcio: crescere insieme, imparare il rispetto, la disciplina e la collaborazione. Anche se non tutti condividono il nostro punto di vista, continuiamo a
credere nel percorso educativo della società che sta accompagnando i nostri figli, e della quale abbiamo scelto di condividere regole, principi e metodo.
E, con sincera sportività , auguriamo tanta fortuna agli ex compagni dei nostri figli: che possano ,grazie alle nuove opportunità e alle sfide contro squadre blasonate, portare il loro talento fino alle vette più alte. Noi, dal nostro umile ma affezionato campo, continueremo a tifare per tutti …perché, in fondo, il bello di questo sport è che c’è posto per crescere insieme, anche su campi diversi.
Un gruppo di genitori che crede nei veri valori dello sport”