“La Rag. Ernesta Pascucci e Stefania Mugnai procederanno a sporgere querela per calunnia, diffamazione, rivelazione di segreti e quant’altro meglio visto e ritenuto nei confronti di quei soggetti ritenuti responsabili di atti penalmente rilevanti, con conseguente riserva di costitizione di parte civile per il risarcimento degli ingenti danni subiti”. Lo scrive l’avvocato Marco Di Domenico in relazione alla vicenda dei presunti raggiri denunciati da alcuni ristoratori e commercianti di Sanremo. Primalariviera.it ne parlò QUI nelle scorse settimane.
Una vicenda che ha creato imbarazzi e forti tensioni tra famigliari
La vicenda della ragioniera Ernesta Pascucci, 50enne torinese trapiantata a Sanremo, e di Stefania Mugnai, 64 anni, socie anche nel ristorante Tipico Osteria di piazza Sardi con il marito di quest’ultima – come a suo tempo pubblicato da Primalariviera – ha creato imbarazzi e tensioni anche nella famiglia del ristoratore, ìn quanto tra le vittime ci sarebbero anche i suoi congiunti. In particolare le presunte vittime, dalle quali sarebbe partita l’inchiesta che sta passando ai raggi X l’attività della società multiservizi Mema Srl di Sanremo, in via Nino Bixio (1% in capo a Ermesta Pascucci, 99% riconducibile a Mugnai) si sarebbero trovate ingiunzioni di pagamento per migliaia di euro per tasse di vario genere non pagate: dall’occupazione del suolo pubblico alle pendenze con enti previdenziali e assicurativi. Erano convinti di aver pagato tutto attraverso la consulenza della società Mema. Questo è quantomeno ciò che avrebbero sostenuto nella loro denuncia.
Le due donne – attraverso il loro legale, ma senza entrare nel merito delle accuse e della doppia indagine condotta dalla Procura di Imperia e da quella di Genova, competente per un’ipotesi di accesso abusivo a un sistema informatico – respingono le accuse ritenendo fantasiose le ricostruzioni che riguardano il loro operto.
La lettera dell’avvocato di Pascucci e Mugnai
Il sottoscritto Avv. Marco Di Domenico del Foro di Imperia, quale avvocato incaricato dalla Rag. Ernesta Pascucci e Stefania Mugnai, in relazione ai numerosi articoli di stampa apparsi in data odierna che le riguardano, desidera -anche per evitare facili pettegolezzi- comunicare quanto di cui in appresso:
“Assistiamo alla ulteriore pubblicazione di fantasiose notizie a carico della Rag. Ernesta Pascucci e Stefania Mugnai, con indiretto coinvolgimento di terzi, che richiedono il presente comunicato.
In totale spregio dei principi fondamentali che caratterizzano ogni civiltà giuridica moderna, siamo in presenza di processi mediatici, ahimè sempre più frequenti, caratterizzati dal deragliamento del processo penale su altri ed impropri terreni.
In più si assiste alla pubblicazione di notizie tratte da fonti ignote, le cui consistenze appaiono vaghe e basate solo su un chiacchiericcio tendenzioso delle “presunte vittimine” ancora nascoste e su competenze tecniche erronee e fuorvianti.
Ancor peggio, il mancato riferimento ad atti ufficiali ben precisi e l’impossibilità di conoscere il contenuto di un fascicolo processuale, giustamente segreto in quanto ancora in fase di indagine, ravvisano l’assoluta inopportunità della diffusione di notizie costituenti un facile “scoop” e pongono le mie Clienti nella completa impossibilità di replicare nel merito, ancorché in sede mediatica.
Pertanto, come già prospettato, la Rag. Ernesta Pascucci e Stefania Mugnai procederanno a sporgere querela per calunnia, diffamazione, rivelazione di segreti e quant’altro meglio visto e ritenuto nei confronti di quei soggetti ritenuti responsabili di atti penalmente rilevanti, con conseguente riserva di costitizione di parte civile per il risarcimento degli ingenti danni subiti e subendi dalle stesse e da altri.
Da questo momento in poi, nella speranza di una veloce conclusione delle indagini, le stesse osserveranno un rigoroso silenzio stampa fino a quel momento, nell’assoluto rispetto dei ruoli istituzionali cui soli sono demandate le attività istruttorie”
Stante quanto sopra Vi chiedo, pertanto, la pubblicazione della presente ulteriore precisazione.