Un carico di 230 chilogrammi di cocaina è stato sequestrato dalla polizia di frontiera, al valico autostradale di Ventimiglia. Le manette sono scattate per il corriere: un cittadino slovacco e lo stupefacente era nascosto all’interno di un autoarticolato che trasportava generi alimentari in Italia.
L’operazione, scattata lo scorso 19 novembre
è stata resa possibile grazie anche al potenziamento delle pattuglie e all’impiego della squadra mista italo francese. Tutto, infatti, ha inizio da un’attività di controllo sull’immigrazione e i reati frontalieri in generale.
Il camionista slovacco, intercettato alla guida di un autoarticolato proveniente dalla Francia, alla vista delle pattuglie oltre la barriera autostradale, comincia a mostrare i classici segni di nervosismo con una condotta di guida incerta e insicura, insospettendo gli agenti, che gli hanno intimato l’alt e lo hanno fatto accostare.
Invitato a scendere dal mezzo e a esibire la documentazione
concernente il veicolo e il carico, al fare nervoso del conducente, nel sospetto che all’interno del camion potesse essere trasportato qualcosa di illecito, i poliziotti hanno deciso di approfondire i controlli. I sospetti sono aumentati quando il soggetto, nel tentativo di distogliere l’attenzione, si è recato spontaneamente sul retro del rimorchio per mostrare la bolla di accompagnamento e il sigillo integro sul portellone.
Gli agenti hanno così proceduto al controllo della motrice
per verificare l’eventuale presenza di stranieri. E invece dei migranti è saltata fuori la droga: 200 panetti di cocaina – contraddistinti dall’immagine di un canguro – del peso complessivo di circa 230 chili, contenuti in sette borsoni sportivi e alcune buste di tela, collocati sul lettino superiore della cabina e in alcuni vani della stessa. Il veicolo e la sostanza sequestrata sono stati posti a disposizione dell’autorità Giudiziaria competente, mentre il conducente è stato portato in caserma e successivamente in carcere.
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