Serrande abbassate per la storica edicola Ormea di Corso Garibaldi, nel centro della Città dei Fiori.
Chiude a fine anno la storica edicola Ormea
Chiuderà a fine anno l’esercizio gestito da Fabio Ormea, oltretutto figura storica della sinistra sanremese, e Claudio Bruno. Le ragioni dietro alla decisione, sicuramente sofferta, vanno al di là della crisi del mondo dell’editoria, che comunque è una spada di Damocle che incombe sempre sulla categoria.
«In 32 anni – racconta Ormea -ho preso le ferie 2 volte e sono stato aperto 359 giorni l’anno. È arrivato il momento di ritirarmi per dedicare più tempo ai miei cari, perché in tutto questo periodo gliene ho sottratto abbastanza».
Primo passo nella nuova vita di Fabio Ormea, un’operazione al ginocchio. Poi sarà il momento di consegnare i CV alla ricerca di un nuovo impiego. Magari con orari più flessibili che permettano di dedicarsi di più alla famiglia.
«Quello che cerco – ha detto – è il classico lavoro con due giorni di riposo alla settimana. Per dedicarmi ad altre cose che ho trascurato».
Le istanze della Riviera dei Fiori
E il pensiero ovviamente corre anche alla politica (ultimo capitolo della carriera, la candidatura con Progetto Comune a sostegno di Fulvio Fellegara alle amministrative sanremesi). Ci sarà più tempo, spiega Ormea, per dedicarsi ad approfondire temi importanti. Le due principali istanze: la difesa della sanità pubblica e gli investimenti sui giovani.
«Il lavoro – spiega – nella nostra provincia è dequalificato. Sono tanti i ragazzi che sono obbligati a lasciare la Riviera dei Fiori per le migliori opportunità lavorative altrove. Loro sono il futuro e questa tendenza deve essere invertita».
«Le edicole presidio sociale. Ci ho lasciato il cuore»
Un addio dolceamaro per lo storico edicolante.
«Ci ho lasciato il cuore la dentro. Anche perché con il tempo si sviluppano rapporti affettivi. Ho sempre detto che le edicole sono presidi sociali. Luoghi di incontro per gli anziani e per i bambini. È la fascia di mezzo che ultimamente latita».