Spettacolo di Capodanno

Da Vienna al Teatro Cavour: un concerto dedicato alla famiglia Strauss

Ecco il programma del concerto firmato dall'Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo

Da Vienna al Teatro Cavour: un concerto dedicato alla famiglia Strauss

 È un’atmosfera speciale quella del “Concerto delle Feste. Valzer e polke della famiglia Strauss” al Teatro Cavour di Imperia lunedì 29 dicembre 2025 alle ore 21, appuntamento de I concerti del Cavour realizzati in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, nell’ambito della Stagione 25/26 diretta da Sergio Maifredi.

 

Un omaggio alla famiglia Strauss al Teatro Cavour

Le atmosfere gioiose e festanti dei waltzer e delle polke composte dalla nota  famiglia di compositori sono un must dell’atmosfera di Capodanno, dalla Sala d’Oro del Musikverein di Vienna al Teatro Cavour di Via Cascione. A dirigere l’Orchestra Sinfonica di Sanremo sarà il Mº Giancarlo De Lorenzo, (in foto)  in una serata che cade a 200 anni dalla nascita di Johann Strauss figlio (Vienna, 1825 -1899), considerato il campione assoluto di questo amatissimo genere musicale.

 

Il programma

 

Il concerto si configura come un viaggio nell’Europa tra Otto e primo Novecento, Vienna, la Mitteleuropa slava e l’Italia. Si apre con due celebri pagine di Johann Strauss (figlio), figura emblematica della Vienna imperiale e indiscusso “re del valzer”. Il Kaiser-Walzer op. 437 (Valzer dell’Imperatore) nasce nel 1889 come omaggio simbolico all’incontro tra l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe e il kaiser tedesco Guglielmo II, una pagina che unisce fasto ufficiale e lirismo, capace di trasmettere un senso di grandiosa armonia e di serena fiducia, incarnando l’immagine idealizzata della Vienna fin de siècle.

A contrasto immediato, la Tritsch-Tratsch Polka op. 214 (Polca del chiacchiericcio) rivela il volto più spiritoso e irriverente di Strauss.Scritta nel 1858, questa polka veloce è un brillante gioco orchestrale fatto di ritmi incalzanti, accenti vivaci e dialoghi strumentali che sembrano imitare il pettegolezzo mondano evocato dal titolo.

Il programma si sposta poi verso l’Europa centro-orientale con la Dumka –Danza slava n. 2 op. 72 di Antonín Dvořák. La dumka, forma di origine slava, alterna momenti meditativi e malinconici a improvvise esplosioni di energia danzante. Dvořák riesce a fondere sentimento intimo e colore folklorico in una musica di grande immediatezza emotiva.

 

Il ritorno a Vienna avviene con uno dei valzer più affascinanti di Johann Strauss (figlio): Frühlingsstimmen op. 410 (Voci di Primavera). Composto nel 1882, questo valzer è un inno alla rinascita primaverile, alla leggerezza e alla gioia di vivere.

Il programma prosegue con una delle pagine più amate del repertorio da concerto leggero: La Valse des Patineurs op. 183 (Valzer dei pattinatori) di Charles Émile Lévy Waldteufel. Questo valzer, composto nel 1882, è una raffinata scena musicale che evoca l’atmosfera elegante e mondana delle piste di pattinaggio parigine. Il ritmo oscillante del valzer è arricchito da delicate figurazioni che suggeriscono il movimento fluido e circolare dei pattinatori sul ghiaccio.

Con Ottorino Respighi il programma compie un deciso salto stilistico e temporale, entrando nel Novecento italiano. La Tarantella da “La boutique fantasque” P 120, indicata Allegro con brio, Vivo, è una pagina di travolgente energia. Il balletto, basato su musiche di Rossini rielaborate da Respighi, è un caleidoscopio di colori orchestrali, ritmo e fantasia.

L’ultima parte del concerto è nuovamente dedicata a Johann Strauss(figlio), quasi a chiudere il cerchio tornando al cuore pulsante del programma. L’Annen-Polka op. 117 (Polka di Anna) è una pagina elegante e vivace, dedicata ad Anna Strauss, una delle sorelle del compositore. Il carattere è brillante ma affettuoso, con un ritmo incisivo e temi immediatamente riconoscibili. È una musica che coniuga semplicità e raffinatezza, ideale come preludio al gran finale.

Il concerto si conclude con uno dei brani più celebri e iconici della storia della musica: An der schönen blauen Donau op. 314 (Sul bel Danubio blu). Questo valzer, vero e proprio simbolo di Vienna, trascende il genere della musica da ballo per diventare un’icona culturale universale. L’introduzione sognante, i temi ampi e indimenticabili, il fluire continuo del ritmo ternario evocano il corso del Danubio e, insieme, un mondo ideale fatto di eleganza, nostalgia e bellezza senza tempo.