Un detenuto di nazionalità marocchina ha tentato di suicidarsi, per la seconda volta nel giro di pochi giorni, nella propria cella del carcere a Imperia, ma è stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria. E’ accaduto nel giorno di Natale.
“Ha tentato di impiccarsi, utilizzando un cappio rudimentale – spiegano Vincenzo Tristaino e Giuseppe Giangrande, rispettivamente segretario nazionale per la Liguria e segretario provinciale del sindacato Sappe -. L’agente di sezione si è immediatamente accorto del gesto e, con il supporto di altri colleghi, è intervenuto prontamente riuscendo a trarlo in salvo”.
Nel tentativo di impedire i soccorsi
l’aspirante suicida si era barricato nel bagno della cella, bloccando la porta con un bastone di scopa, opponendo anche resistenza al personale intervenuto. Una volta tratto in salvo, è stato trasportato in ospedale e successivamente ricoverato in struttura convenzionata, per il comportamento aggressivo nei confronti del personale sanitario e degli stessi poliziotti.
A quanto si apprende, l’uomo doveva scontare circa un anno e 2 mesi di reclusione per un definitivo di pena riguardante reati legati al mondo della droga. Pare che la io due tentativi di suicidio riguardino una protesta contro l’entità della pena, che a sua detta doveva essere inferiore di un anno.