Il mondo dell’enduro e delle due ruote del Ponente ligure è in lutto per la scomparsa di Francesco “Franco” Riga, appassionato di moto e figura molto conosciuta tra gli amanti dell’off-road. Franco è morto dopo una lunga battaglia contro un tumore che, nel giro di due anni se l’è portato via. A darne notizia è stata la famiglia attraverso un messaggio pubblicato sui social.
L’annuncio della famiglia
A raccontare gli ultimi mesi è la figlia Fabiola, che sui social ha ricordato la forza con cui il padre ha affrontato la malattia. “Ha combattuto fino all’ultimo secondo di respiro”, scrive, sottolineando come medici e infermieri abbiano più volte parlato di un “cuore fortissimo”. Un esempio di determinazione che, secondo i familiari, rappresenta il lascito più importante.
Una passione che era uno stile di vita
Per Franco Riga la moto non era solo un hobby, ma una presenza quotidiana. L’enduro faceva parte della sua identità, così come il tempo trascorso tra gare, uscite e momenti di condivisione con altri appassionati. Nel mondo delle due ruote era conosciuto per la sua autenticità e per il legame profondo con i motori.
Il garage e le moto
Tra i ricordi più vivi evocati dalla famiglia ci sono la sua moto e il garage, dove Franco passava gran parte del tempo a sistemare e “mettere a posto” qualcosa, che si trattasse di una moto o di una bicicletta. Un luogo diventato simbolo della sua passione e del suo modo di vivere.
Il pilastro della famiglia
Accanto alla dimensione sportiva, Franco Riga era un punto di riferimento per i suoi cari. Sempre presente, pronto ad aiutare, viene descritto come una persona dal carattere forte e schietto, “da calabrese D.o.C.”, capace di alternare battute, sorrisi e momenti di silenzio.
L’ultimo saluto
La salma si trova nella camera mortuaria di Sanremo. Il funerale si terrà martedì 30 dicembre alle ore 15 nella Chiesa della Divina Misericordia a San Bartolomeo al Mare. Al termine della cerimonia, amici e motociclisti sono invitati a partecipare a un ultimo saluto simbolico: una sgasata collettiva con la moto di Franco.
La richiesta della famiglia
I familiari hanno chiesto di non inviare fiori, ma di compiere opere di bene, in particolare con donazioni al Centro oncologico dell’Humanitas di Rozzano, dove Franco era seguito durante la malattia.
Il cordoglio
Numerosi i messaggi di vicinanza arrivati in queste ore anche dal mondo delle due ruote, a testimonianza dell’affetto e della stima che circondavano Francesco “Franco” Riga, ricordato come un uomo legato profondamente alla moto e alla sua comunità.