Dalla Regione il primo bilancio del Programma di sviluppo Rurale

Ecco nel dettaglio il primo bilancio di Regione Liguria a riguardo del Piano di Sviluppo Rurale. Il governatore lancia un appello al prossimo governo

Dalla Regione il primo bilancio del Programma di sviluppo Rurale
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Circa 4.800 domande per poco meno di 82,5 milioni di euro assegnati su 23 misure del Piano di sviluppo rurale. È il primo bilancio, a due anni dall’avvio, del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Liguria.

Dalla Regione il primo bilancio del Programma di sviluppo Rurale

“Dai dati si dimostra che la Liguria è riuscita a mantenere le promesse e andare incontro alle necessità della classe produttiva agricola di questo territorio – ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Sicuramente esistono problemi sulla gestione dei fondi europei e un Ministero dell’agricoltura che deve essere profondamente riformato e soprattutto, AGEA che è l’interfaccia delle regioni. Oggi Regione Liguria si è trovata a dover svolgere a mano le pratiche perché AGEA non era in grado di fornire il supporto necessario.

L'appello al prossimo governo

Il Presidente ha lanciato un appello al prossimo Governo “per mettere mano alle strutture del Ministero dell’Agricoltura e darci un’interfaccia più efficiente per le nostre imprese, perché già l’Europa pone vincoli molto pesanti e la gestione dei fondi è piuttosto rigida, se poi a Roma troviamo una struttura inefficiente diventa una corsa ad ostacoli per le Amministrazioni locali come la nostra e soprattutto per le imprese”.

I dettagli

Gli 82,5 milioni di euro sono suddivisi in 23 misure e sottomisure Psr che riguardano un’ampia gamma di interventi di supporto all’agricoltura e al territorio regionale: promozione dei prodotti agricoli certificati, trasformazione e commercializzazione, muretti a secco, ripristino delle strutture agricole danneggiate da calamità naturali, investimenti in agricoltura, sostegno alle imprese di giovani, agriturismi, investimenti forestali. Inoltre, nell’ambito degli 82,5 milioni di euro, sono già state approvate le strategie di sviluppo per i Gal-Gruppi di azione locale. Sempre nell’ambito dei fondi a compartecipazione europea, oltre 3 milioni di euro sono stati impegnati per quattro bandi del Feamp-Fondo europeo per gli affari marittimi e pesca. In particolare, con circa 86.200 euro saranno finanziati progetti (misura 1.42) per la valorizzazione dei prodotti, innovazione degli attrezzi per la pesca e trasformazione del pescato; 1,16 milioni di euro (misura 2.48) per investimenti produttivi destinati all’acquacoltura (piscicoltura, mitilicoltura, ammodernamento impianti e imbarcazioni); 830.700 euro (misura 5.69) per la trasformazione e commercio delle imprese della pesca; 862.700 euro (misura 1.43) per interventi in 8 porticcioli per attività collegate alla pesca.

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