L'Arpal emana bollettini settimanali contro le allergie ai pollini

In Italia si stima che sia affetto da pollinosi almeno il 7-10% della popolazione

L'Arpal emana bollettini settimanali contro le allergie ai pollini
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L'Arpal emana bollettini settimanali contro le allergie ai pollini

In Italia si stima che sia affetto da pollinosi almeno il 7-10% della popolazione

Con l’arrivo della primavera tornano anche i pollini in sospensione, e con essi, per chi soffre di allergia, anche un vero e proprio calvario. Sfuggire ad essi è pressoché impossibile, ma è possibile prevederne la presenza e diffusione, e, dunque, essere almeno preparati: in tal senso ci viene in soccorso l’Arpal.

L’Agenzia Regionale per l’Ambiente, infatti, in collaborazione con l’Unita’ di Allergologia dell’Ospedale S. Martino di Genova, svolge un monitoraggio costante del polline e delle spore fungine presenti nell’aria, in tutte e quattro le province liguri, con particolare interesse per quei tipi di polline e di spore che generalmente, sul nostro territorio, hanno dimostrato di causare disturbi allergici a molte persone. Quasi la metà di tutte le allergie sono, infatti, dovute a pollini di erbe (graminacee, parietaria, composite, etc.) o alberi (betulla, nocciolo, ontano, cipresso, faggio, olivo, etc.). In Italia si stima che sia affetto da pollinosi almeno il 7-10% della popolazione.

Gli esiti del biomonitoraggio vengono pubblicati settimanalmente, corredati da un commento aerobiologico e da osservazioni allergologiche, in modo da essere d’aiuto sia agli allergici che ai medici. Il bollettino ed i calendari stagionali vogliono, infatti, costituire supporto per la diagnosi (il paziente può mettere in relazione l’insorgenza dei disturbi con i dati pubblicati e procedere ad effettuare test specifici) e per la terapia (periodo di somministrazione dei farmaci), nonché fornire indicazioni utili agli allergici che provengono da fuori regione.

Qui il bollettino settimanale: proprio da queste settimane si sta cominciando a registrare un aumento degno di nota – e perfettamente in linea con le tendenze stagionali – di graminacee e salicacee, le prime soprattutto ben nota fonte allergica.

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