Niente ambulanza per 94enne appena dimesso Lo sfogo della figlia

Niente ambulanza per l'anziano diabetico, ipovedente ed invalido civile. Il racconto del giorno delle dimissioni dal ricovero

Niente ambulanza per 94enne appena dimesso Lo sfogo della figlia
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La lettrice L.R. ha affidato ad una mail il fuiroso racconto di quanto le è accaduto oggi all'Ospedale di Sanremo. A suscitare le ire della donna sembrerebbe essere un disservizio legato al trasporto del padre ipovedente e diabetico in ambulanza, dal nosocomio verso casa: a pagamento o con mezzi propri, in quanto, secondo gli infermieri, l'uomo sarebbe stato in grado di camminare. Ma ecco la lettera-sfogo della lettrice

Niente ambulanza per il padre

"Mio padre - scrive la donna-  di anni 94, ipovedente, diabetico con relativo certificato di invalidità civile è stato ospedalizzato con ambulanza e quindi ricoverato da circa 15 giorni  presso il reparto di medicina dell'ospedale di Sanremo per un'importante infezione.

"Oggi, in seguito alla visita di routine ne viene disposta la dimissione, ma al momento della mia richiesta di dimissione tramite ambulanza, mi veniva risposto che mio padre, in quanto ancora in grado di alzarsi dal letto non rientrava nelle casistiche aventi diritto al trasporto in ambulanza dispensato dal sistema sanitario e che pertanto, se avessimo voluto disporne il trasporto in ambulanza avremmo dovuto pagarci il servizio oppure trasportarlo con i nostri mezzi"

"Premetto che mio padre- continua-oltre alle patologie sopraelencate, anche se in grado di alzarsi e muoversi in limitata autonomia, ha evidenti difficoltà nella deambulazione e deve essere sempre accompagnato in ogni suo spostamento, inoltre dopo 15 giorni di ricovero, totalmente allettato e con la perfusione di medicinali, si trova in palese stato di debilitazione.

Non un caso isolato

"Sgomenta - L.R. continua il racconto- dalla risposta delle infermiere, ho potuto raccogliere nel giro di pochissimo, una serie di lamentele simili di pazienti lamentavano lo stesso problema, pare quindi che non si tratti di un caso isolato ma di un problema comune. Ho potuto constatare peraltro che è stato negato il trasporto in ambulanza ad un paziente sulla sedia a rotelle in quanto non totalmente allettato.

Mancamenti lungo il tragitto

"Mi sono quindi rivolta per il trasporto, per fortuna, alla Croce Azzurra di Vallecrosia, sottolineo il sostantivo "fortuna" in quanto durante il tragitto mio padre ha avuto dei mancamenti conseguenti ad un malessere che non sarei stata certo in grado di gestire in autonomia"

L'appello ai dirigenti ASL

"Il mio appello - conclude la donna- è rivolto soprattutto ai dirigenti dell'ASL 1 Imperiese di competenza, in quanto responsabili del servizio, affinchè siano sensibilizzati e prendano atto del problema comune. Se la loro politica è rivolta ai tagli sul sistema sanitario per limitare la spesa pubblica, mi sento di consigliare vivamente di correggere il tiro su altri servizi accessori e non sul sistema di trasporto in ambulanza in quanto primario ed essenziale."

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