In anteprima l'autopsia su Paola Gambino: fu annegamento da suicidio. Il caso è chiuso

Nei giorni successivi al recupero della salma, i media avevano balenato diverse ipotesi dietro quella morte, non ultima quella dell’omicidio.

In anteprima l'autopsia su Paola Gambino: fu annegamento da suicidio. Il caso è chiuso
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E’ morta per annegamento, come gesto volontario anticonservativo: l’imprenditrice Paola Gambino, 55 anni, di Bordighera, titolare del bed & Breakfast “Acqua di Mare”; situato in via dei Pescatori.

Tranne che in presenza di nuovi e “sconcertanti” elementi, dunque, la Procura di Imperia ha messo la parola “fine” sul caso di cronaca che ha scosso l’estremo ponente ligure.

Trovata morta in mare, il 29 marzo scorso, dalle parti di Villefranche sur Mer e Nizza, la donna era scomparsa la settimana prima in condizioni misteriose.

Nei giorni successivi al recupero della salma, i media avevano balenato diverse ipotesi dietro quella morte, non ultima quella dell’omicidio.

Si era parlato anche di prestiti che la vittima aveva elargito. Ma finora nessuna di queste ipotesi è stata avvalorata da riscontri oggettivi.

All’atto dei fatti, dunque, so è trattato di un suicidio. L’autopsia - effettuata dall’autorità giudiziaria francese - parla di annegamento attribuendo i traumi riscontrati sulla salma della Gambino a cause accidentali, quest’ultime dovute allo sbattimento del corpo sulle rocce in mare.

Si attende ora soltanto il referto degli esami tossicologici, ottenuti i quali si saprà se prima del suicidio la donna ha assunto psicofarmaci o altro.

Il 19 aprile scorso, dopo i funerali che sono stati celebrati nella chiesa di Bordighera Alta, il corpo di Paola è stato cremato a Nizza, avendo ottenuto il nulla osta del sostituto procuratore Barbara Bresci - titolare delle indagini - non essendoci elementi che possano far pensare a una morte diversa rispetto a quella accertata.

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