Sigilli della Procura sulla gigantesca discarica di Camporosso. Analisi sull'acqua del Nervia
I carabinieri forestali hanno proceduto, nel pomeriggio, al sequestro penale della maxi discarica di rifiuti situata in località Canai, a Camporosso, in val Nervia.
Il provvedimento è stato emesso dal procuratore aggiunto di Imperia, Grazia Pradella, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo e che sta indagando assieme al magistrato Elisa Loris.
La discarica, situata a ridosso del torrente Nervia, è stata portata alla luce, in questi giorni, dall'erosione del terreno dovuto alla piena provocata dalle recenti piogge. Gli inquirenti hanno sequestrato un'area di circa tre ettari, attualmente utilizzata per gli allenamenti da un'associazione sportiva di motocross.
Alcuni motociclisti, infatti, sono stati allontanati dal terreno, durate le operazioni di sequestro ed ascoltati dagli inquirenti. Nel frattempo, il sindaco di Camporosso Davide Gibelli, che oggi ha effettuato un sopralluogo, afferma che si tratta di una discarica regolarmente autorizzata negli anni '70 del secolo scorso.
"Dagli atti che ho potuto esaminare - dichiara il primo cittadino - la discarica sarebbe stata realizzata in un terreno di proprietà privata, con conferimento dei rifiuti tra il 1970 e il 1979. Si tratta di un sito che all'epoca fu formalmente autorizzato, con tanto di delibere di Consiglio comunale. Se, poi, possano esserci state delle violazioni della normativa ambientale, non possiamo saperlo".
Gibelli ha convocato per mercoledì prossimo, alle 10.30, un sopralluogo con tecnici del Settore Ambiente della Provincia e del Settore Difesa del suolo della Regione, unitamente all'Arpal.
Quest'ultima ha già effettuato, in mattinata, dei prelievi dell'acqua del torrente, dove si stanno riversando i rifiuti. L'erosione, infatti, ha sbancato una parte del terreno, dal quale si può vedere una stratificazione di rifiuti, soprattutto sacchetti di plastica che affiorano addirittura dal terreno calpestabile.
I VIDEO DEL SEQUESTRO