SINFONICA SANREMO. IL SINDACO: "SE PROBLEMA SONO LE NOMINE SCIOGLIERE IL CDA E' L'ATTO PIU' SEMPLICE"

SINFONICA SANREMO. IL SINDACO: "SE PROBLEMA SONO LE NOMINE SCIOGLIERE IL CDA E' L'ATTO PIU' SEMPLICE"
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Sanremo - "Se il problema sono le nomine… se noi risolviamo i problemi dell'orchestra sinfonica, credo che sciogliere il cda sia l'atto più semplice da prendere per questo consiglio comunale. A oggi da quando siamo insediati abbiamo già cambiato il cda due volte". lo ha detto il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, questa sera durante il consiglio comunale dedicato al futuro dell'Orchestra Sinfonica. 

"Vorrei ringraziate il cda, perchè opera in maniera gratuita e si prende dei grandi rischi. Questo lo volevo solo ricordare.  Dire da parte mia quanto sia importante l'Orchestra Sinfonica è giusto farlo. Ma credo che servano degli atti concreti in questo momento qua. Per prima cosa vorrei ricordare a tutti noi, ma anche ai cittadini, i sacrifici fatti giustamente. Nel 2004 l'orchestra sinfonica prendeva un contributo di 2milioni685mila euro. Nello stesso 2004 il Casinò chiudeva con un utile di 40milioni di euro. Questo contributo che il comune erogava rappresentava il 6% del bilancio del casinò". 

Prosegue Biancheri: "Oggi noi eroghiamo 800mila euro che evidentemente può essere una somma sottostimata ma che, in confronto al 2004 rappresenta quasi il 40%. Questo per far capire a tutti quanti che indubbiamente negli anni è sceso il contributo perché il casinò non riusciva più a dare le risorse. Leggendo i dati mi sono soffermato agli anni 2011-2012 con il sindaco Zoccarato. Mi sono immaginato il sindaco Zoccarato, perché sicuramente è stato un momento non semplice come decisione. Però aveva anche un casinò che chiudeva con un passivo di un milione e 800mila euro. Come poteva garantire, dove trovava le risorse, per erogare un contributo di 2milioni e 800mila euro? Io oggi purtroppo posso dire che è uno sforzo importante quello che stiamo facendo, ma vorrei far capire che non c'è solo il Comune di sanremo che sta erogando delle risorse alla fondazione". 

Continua Biancheri: "Dal 2012 al 2016 sono stati dati 800mila euro. 800mila euro nel 2013 e un ulteriore contributo di 150 mila euro. Nel 2014, subentrata la mia amministrazione, 800mila euro. 900mila euro nel 2015, 800mila euro nel 2016 più un ulteriore contributo di 82.500 euro. La casinò ha erogato all'orchestra sinfonica: nel 2013 un contributo di 48mila euro; nel 2014: 98mila euro; nel 2015: 110mila euro e nel 2016: 40mila euro".

E poi. "Nel 2014 vorrei anche ricordare che è stato dato come contributo totale: sono stati acquistati abbonamenti, concerti da parte del casinò per 327mila euro. Allora di fronte a questi dati che non voglio certamente dire che siano state scelte sbagliate, vorrei anche bilanciare il quadro della situazione perché oggi purtroppo (anche con un bilancio in passivo, c'è stata anche una diminuzione dei contributi statali, senza entrare in merito dei contributi della regione ) non possiamo dire: "risaniamo i debiti dell'orchestra e possiamo dare un contributo" anche perché le norme sono cambiate rispetto al passato. E' scritto alla Corte dei Conti che le Fondazioni in deficit, gli enti locali non possono salvarle. Dobbiamo anche operare in un sistema in cui purtroppo le norme sono cambiate. Tutto questo per dire che da parte nostra questa amministrazione non si tira indietro se c'è bisogno da parte dell'orchestra di un maggiore contributo… Se c'è da fare un ulteriore passo, un ulteriore sforzo siamo disponibili però devo dire su questo, che non mi posso tenere un documento come ci è stato presentato, come ho già scritto all'orchestra. Serve senz'altro un esame diverso per capire meglio il piano aziendale. Noi da parte nostra siamo disponibili, con grande fatica e con grande sforzo ad aumentare il contributo all'Orchestra nei limiti richiesti da questo piano aziendale, ma allo stesso tempo però abbiamo bisogno di un piano economico più dettagliato che ci dica quali saranno gli ulteriori sacrifici da parte dell'orchestra sinfonica, in qualità di trasferte, consulenze, rappresentanze e quant'altro per avere anche noi una certezza di dove se ne vanno ad incidere le altre risorse di cui ha bisogno l'orchestra sinfonica e questo assolutamente deve passare attraverso l'assemblea dei lavoratori, ci deve essere una condivisione. Di fronte ad un piano economico che ci delineerà questo percorso, l'amministrazione farà anche la sua parte". 

“Il discorso legato ad Area Sanremo… credo che l'assessore Cassini insieme al cda abbiano provato e stiano provando a cercare soluzioni diverse, che sicuramente il primo e il secondo anno non porteranno utili ma si cercano per la prima volta soluzioni diverse.   Per la sede, come abbiamo già detto più volte, abbiamo a disposizione villa Ormond. Ma indubbiamente non possiamo noi pagare le spese, la luce… questo sicuramente. Credo che oggi quello che serve all'orchestra sia sicuramente un piano aziendale più dettagliato, un piano economico preciso per capire in quanto tempo si possa arrivare al pareggio e sicuramente con un consenso da parte dell'assemblea. A questo punto noi come amministrazione saremmo disponibili a fare la nostra parte”. 

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