Autovelox e velocità treni: Berrino denuncia sospetto ostruzionismo della Francia

Autovelox e velocità treni: Berrino denuncia sospetto ostruzionismo della Francia
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"Non so se sia voluto, ma abbiamo tre elementi: i 40 chilometri all'ora del treno nel territorio francese; il divieto di transito dei mezzi pesanti sul versante francese della val Roja e i continui autovelox sull'autostrada, in prossimità della barriera italiana, che messi assieme sembrano un tentativo di disincentivare il turismo francese non solo verso la Liguria, ma in inverno, quando è tempo di neve, verso le località sciistiche del basso Piemonte".

Lo ha dichiarato, l'assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, stamani, a Ventimiglia, a margine del viaggio inaugurale della ripristinata linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo. Sul limite massimo di 40 chilometri all'ora, Berrino ha dichiarato: "Ci vorranno mesi per tornare a una velocità di transito normale e non si capisce perché".

Ai problemi di transito per i mezzi pesanti, si unisce la recente intensificazione dei controlli alla frontiera di Fanghetto, sulla statale 20 della Val Roja. "Partendo dal presupposto che la sicurezza è l'aspetto numero uno - avverte Berrino - ha tuttavia senso mettere diversi autovelox, così in rapida successione, in uscita dalla Francia, a poche centinaia di metri dal con fine, in un posto dove tra l'altro non accadono incidenti? Riteniamo che serva una maggiore interlocuzione tra i rappresentanti del Piemonte e della Liguria e la vicina regione Paca".

"Una delle proposte che faremo è di istituire un treno intercity tra Torino e Savona o Torino e Imperia, passando da Cuneo e Ventimiglia, anziché dalla tratta di Savona".

L'assessore regionale ligure ai Trasporti Gianni Berrino, da Ventimiglia annuncia una proposta per il potenziamento della linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo, attualmente percorsa soltanto da due coppie di treni, andata e ritorno. "Come già avvenuto con il ministro Delrio - ha aggiunto - chiederemo al ministro Toninelli una particolare attenzione sulla linea, che non può essere considerata regionale, ma internazionale, perché arrivando dalla Svizzera a Torino, si può raggiungere il basso Piemonte e la Liguria".

GIANNI BERRINO

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