Ecco come si riducono i vitalizi dei nostri 4 ex parlamentari

C'è anche chi ci guadagna. I dati del ponente e di tutta la Liguria

Ecco come si riducono i vitalizi dei nostri 4 ex parlamentari
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La scure di Montecitorio si abbatte anche sul ponente ligure, tranciando i vitalizi dei 4 ex parlamentari della Riviera dei Fiori, a margine del decreto che porta il nome di Roberto Fico - presidente della Camera-che sfoltisce gli assegni circa dell'81%.

Il ponente ligure

Nel ponente, a vedersi ridurre l'assegno, saranno Giacomo Chiappori, Lega Nord, attualmente sindaco di Diano Marina; Claudio Scajola, neo sindaco di Imperia, ex parlamentare e ministro di Forza Italia con il fratello Alessandro, anche lui già sindaco del capoluogo e due volte deputato con Democrazia Cristiana. Per Chiappori l'assegno scenderà da 4579 euro a 3087. Claudio Scajola scenderà da 8350 a 7246, il fratello Alessandro da 4725 a 1644.

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Il caso Acquarone

L'avvocato 87enne Lorenzo Acquarone, il quarto ex parlamentare del ponente, è un "miracolato" della riforma Fico. Il suo vitalizio rimane invariato, fisso a 8387 euro, solo perché il decreto stesso non prevede aumenti rispetto all'importo  attuale. Altrimenti, veterano di 5 legislature, 2 al Senato e 3 alla Camera, durante le quali evidentemente ha versato allo Stato contributi notevoli, con i nuovi sistemi di calcolo, vedrebbe il suo assegno levitate di quasi il doppio, fino a 16mila e 350 euro.

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L'assegno più alto

Tra tutti gli ex parlamentari eletti nella nostra regione, spicca il caso di Giorgio Bogi, deputato Pri e Ds, più volte ministro, a cui spetta l'assegno più alto di tutta la Liguria: oltre 10mila euro. Bogi rientra tra gli ex parlamentari che non vedranno l'assegno diminuire, ma anzi, se la riforma prevedesse aumenti, l'importo per l'ex ministro schizzerebbe in alto fino a sforare oltre i 25mila euro.

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Gli altri ex parlamentari liguri

Ecco di seguito la lista di tutti gli ex parlamentari liguri che vedranno l'assegno diminuito.

  • Paolo Franco Arata - da 3108 a 1917 euro
  • Paolo Armaroli- da 3128 a 1728 euro
  • Giuliano Boffardi - da 4725 a 3553 euro
  • Guido Bonino - da 2319 a 2089 euro
  • Claudio Burlando- da 4725 a 3553 euro
  • Maura Camoriano - da 6590 a 3450
  • Cristoforo Canavese - da 3105 euro a 2105
  • Luigi Castagnole - da 6590 a 3450 euro
  • Mario Chella - da 4725 a 3087 euro
  • Giuseppe L. Dallara - da 3108 a1873 euro
  • Lino De Benedetti - da 6590 a 1237 euro
  • Pietro Gambolato - da 6590 a 1237 euro
  • Alberto Gagliardi - da 3108 a 1837 euro
  • Ugo Intini - da 8455 a 5089 euro
  • Grazia Labate - da 4725 a 2928
  • Fede Latronico- da 4725 a 2768 euro
  • Francesco Marengo - da 4725 a 2488 euro
  • Giovanni Marongiu - da 3108 a 1953 euro
  • Gabriella Mondello - da 5404 euro a 4065
  • Enrico Nan - da 8455 a 5844 euro
  • Nerio Nesi - 4725 invariato, aumenterebbe fino a 6206
  • Gino Paoli - da 3108 a 1088 euro
  • Aldo Pastore - da 4725 a 1211 euro
  • Egidio Pedrini -da 4725 a 3721euro
  • Giuseppe Pericu - da 3108 a 1726 euro
  • Giorgio Rebuffa - da 3108 a 1407 euro
  • Alessandro Reperto - da 3018 a 1726 euro
  • Carlo Rognoni- da 8455 a 8010 euro
  • Mauro Sanguineti - da 6590 a 2752 euro
  • Massimo Zunino - da 8443 a 4394 euro

 

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