Ponte Morandi: attenzione alle fake news

Fake news: dopo il crollo del Ponte Morandi il web si scatena

Ponte Morandi: attenzione alle fake news
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Ponte Morandi: attenzione alle fake news

L'inchiesta per omicidio plurimo e disastro colposi, aperta dalla Procura di Genova, a margine del tragico crollo del Ponte Morandi sull'A10, volta ad accertare eventuali responsabilità per la catastrofe, è appena alle battute iniziali. Tuttavia sul web già è partita la corsa alle fake news, che generano allarmismi inutili e disinformazione. Nel mirino, particolari foto che mostrerebbero lo stato di degrado del ponte nei giorni prima che crollasse, e negli attimi dopo il collasso della struttura.

Ponte in movimento

In particolare, dopo il crollo, sui social, ma anche su alcuni siti è comparsa una foto che ritrae un pilone del ponte appoggiato al tetto di un palazzo di Via Fillak, a cavallo tra Sampierdarena e Certosa. La foto è stata additata immediatamente come prova del fatto che quanto restasse della struttura si stesse pericolosamente muovendo verso l'abitato circostante (peraltro già evaquato). È stato il sito "No alle bufale" a confrontare le foto di Google Street View, passaggi del 2017 e del 2009 con lo scatto incriminato. In tutte e tre le immagini ponte e palazzo sono nella stessa identica situazione. Sicuramente il fatto che il pilone sembri appoggiarsi sul tetto dello stabile non è riconducibile al crollo.

 

Ponte Mele

A suscitare sgomento anche lo scatto di un pilone di un viadotto autostradale in condizioni pessime, con il cemento corroso e l'armatura esposta alle intemperie. Sul web è stato identificato da alcuni come un pilone del ponte Morandi, ma in realtà si trova ben distante da Genova. Questa volta è il Secolo ad essersi già occupato della questione in passato, smascherando la bufala. Lo scatto documentante il degrado, a cui si era interessato anche il quotidiano, ritrae il ponte Mele sull'A26.

La foto al limite del baratro

Susciterebbe qualche perplessità anche la foto scattata proprio sul limite della parte crollata, in cui oltre al baratro, in lontananza, si scorge l'altro capo del ponte che sovrasta l'abitato. Lo scatto ha, è il caso di dirlo "dell'incredibile". A parte il taglio poco credibile dell'asfalto, che sembrerebbe un ingenuo ritocco, a scattare la foto dovrebbe essere stato per forza l'autista, ormai tristemente noto, del camion Basko, che ha fermato la sua corsa a pochi metri dal crollo. Il conducente, ancora in stato di shock, non avrebbe potuto, e non ha, in effetti, scattato alcuna foto.

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