Funghi in arrivo un'annata record: i consigli dell'esperto

Si annuncia una stagione da record per la crescita dei funghi e per i tanti appassionati dediti alla loro raccolta. I consigli per consumarli in sicurezza

Funghi in arrivo un'annata record: i consigli dell'esperto
Pubblicato:
Aggiornato:

Si preannuncia una stagione da record per la crescita dei funghi e per i tanti appassionati dediti alla loro raccolta.

Funghi in arrivo un'annata record

Lo si intuiva dalle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, con piogge e temperature elevate, e lo conferma Coldiretti. Dopo un 2017 piuttosto negativo per via della siccità, si prevede quest'anno "un raccolto ben superiore a quello delle annate normali negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell'Italia".

Come raccoglierli in sicurezza

Nel Ponente Ligure sono ogni anno numerose le persone che si recano a "caccia" di questo prelibato (e spesso redditizio) alimento: le vallate del nostro entroterra, soprattutto imperiese, sono una meta irrinunciabile.

Come per tutte le attività svolte in mezzo alla natura, è bene però prestare attenzione ad alcune norme per la nostra sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il rischio di intossicazioni.

Il micologo Corrado Bonato

Ne abbiamo parlato con l'esperto micologo Corrado Bonato, dell'Asl 1 Imperiese, che ci spiega come praticare in tutta sicurezza questa attività e come gustare il "bottino" raccolto nei nostri boschi.

"Il problema delle intossicazioni lo riscontriamo sia nelle stagioni di scarso raccolto, quando ci si lascia "prendere la mano" pur di trovare qualcosa, oppure nelle annate abbandonanti, quando il rischio invece è di farsi trascinare dall'entusiasmo".

Dal 2009 a oggi, sono stati rilevati circa 120 casi di persone intossicate con richiesta di consulenza presso gli esperti dell'ASL.

"Il numero di casi dipende quindi dalla quantità del raccolto: l'anno scorso sono stati circa una decina, altri anni anche 50 nell'arco di due mesi. Ci sono due tipi di intossicazione. A breve latenza, con i sintomi come diarrea e vomito che si manifestano circa dopo 30 minuti massimo 6 ore dall'ingestione. E poi a lunga latenza, le più pericolose, con i sintomi che compaiono fino a 20 ore dopo aver consumato il fungo. In questo caso è ben difficile che si possa fare qualcosa. Negli ultimi anni per fortuna non ce ne sono state nella nostra zona, ma in Italia almeno un caso all’anno purtroppo capita".

No ai metodi "casalinghi"

Il dottor Bonato smentisce anche le tante leggende sui metodi pratici per capire se un fungo è buono oppure no.

"Ribadiamo: non esistono metodi empirici con cui verificare la velenosità del fungo. Non serve dunque, come in molti purtroppo fanno, portarsi appresso il manuale e confrontare la foto con il fungo che abbiamo trovato. Non solo il colore può variare rispetto all'immagine stampata, ma soprattutto ci sono funghi velenosi che assomigliano molto ad altri commestibili, come il cosiddetto "finto cicalotto". È molto diffuso nella nostra zona ed è la causa principale delle intossicazioni che ci ritroviamo a trattare".

Come fare dunque a non rinunciare a questa prelibatezza? "Gli esperti dell'ASL sono a disposizione dei cittadini, che possono farsi controllare gratuitamente il raccolto, per consumarlo in serenità".

Il servizio dell'Asl

Tutti i cittadini possono usufruire gratuitamente, senza costo alcuno, del servizio messo a disposizione dall'ASL1 Imperiese. Gli esperti micologi offrono infatti la loro consulenza, verificando la commestibilità del raccolto.

"È necessario - spiega il dottor Bonato - che tutti i funghi vengano fatti controllare. Il rischio può essere infatti di lasciare a casa proprio quelli pericolosi, che sfuggirebbero così al controllo. Non dimentichiamoci neanche il rispetto per la natura, seguendo delle buone norme di raccolta. È vietato utilizzare rastrelli e distruggere i funghi che non intendiamo raccogliere".

 Tutti gli orari si riferiscono dal lunedì al sabato e si consiglia comunque di contattare preventivamente i micologi telefonicamente.

LEGGI QUI le altre notizie de La Riviera.

Seguici sui nostri canali
Necrologie