Dispersione scolastica Italia maglia nera nel mondo

Va all’Italia il triste primato mondiale per la dispersione scolastica. In vent’anni, dal 1995, sono stati persi più di 3 milioni studenti

Dispersione scolastica Italia maglia nera nel mondo
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Va all’Italia il triste primato mondiale per la dispersione scolastica. Lo rivela uno studio di Tuttoscuola, con dei dati a dir poco allarmanti pubblicati in uno speciale la scorsa settimana. In vent’anni, dal 1995, sono stati persi più di 3 milioni studenti, ossia il 30,6% degli iscritti.

Dispersione scolastica Italia maglia nera nel mondo

Che cosa significano questi numeri? In pratica, su una classe di 27 alunni, sei di loro non arriveranno fino alla fine del percorso, ossia lasceranno l’istruzione statale prima dei 18 anni.
Il tasso d’abbandono più elevato si registra in Sardegna (33%), il più basso in Umbria (16,1%).

La Liguria arriva al 24,2%. Nessuna differenza tra Nord Ovest e Sud, dove la media si assesta sul 25%.

Il nostro speciale scuole

Su La Riviera in edicola questa settimana, il nostro speciale dedicato alle scuole di tutta la provincia, con la parola direttamente ai presidi. Saranno più di 24 mila gli studenti che lunedì torneranno in aula per il suono della prima campanello dell'anno. I dirigenti scolastici ci raccontano quindi novità, miglioramenti e problematiche in vista del nuovo inizio.

LEGGI QUI le disposizioni sul calendario scolastico, con i relativi giorni di vacanza.

Cervelli in fuga

Il dossier di Tuttoscuola mette in luce un altro problema: su 100 diplomati solo 18 si laureano e chi prosegue è possibile che rimandi solo di qualche anno la fuga. Un quarto dei laureati decide poi di trasferirsi all’estero per lavoro. E il 38% di chi resta in Italia non trova un lavoro corrispondente al livello degli studi che ha fatto.

Gli indirizzi più a rischio

Emerge un altro dato dall’analisi di Tuttoscuola pubblicata la scorsa settimana e che riguarda l’abbandono scolastico in tutta Italia. È agli istituti tecnici che si registra il maggior numero di abbandoni, il 32,1%. Il tasso più basso si rivela invece al classico, dal quale si allontana “solo” il 17,7%.

"Negli istituti professionali, che hanno comunque visto un miglioramento notevole rispetto a un tempo, dei 140mila alunni che avevano iniziato il percorso ai primi di settembre del 2013, soltanto 95 mila hanno concluso a giugno con un diploma". Gli altri hanno rinunciato. Resta da capire se qualcuno li è andati a cercare.

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