Condannato due volte per la stessa pena sconto di 6 anni per Mafodda

Pena: Mario Mafodda condannato a espiare due volte la stessa pena a 6 anni di reclusione ora ha ottenuto lo sconto per l'errore giudiziario

Condannato due volte per la stessa pena sconto di 6 anni per Mafodda
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Mario Mafodda, dopo oltre 30 anni di carcere, era tornato in libertà nel novembre del 2011. Arrestato, a Milano, il 25 settembre 2013, reo-confesso per il duplice omicidio di Via dei Muratori, nel centro di Milano, consumato il 10 settembre 2012 nell'ambito di un regolamento di conti fra trafficanti internazionali di cocaina, è stato condannato all'ergastolo, con pendente ricorso alla Corte Europea di Strasburgo che fa leva, in primis, sulla richiesta di annullamento con rinvio da parte del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione.

Il ricorso

Proprio in queste ore è intervenuta un'importante decisione del GIP di Monza che ha accolto in toto l'incidente di esecuzione presentato dall'Avv. Mauro Gradi del Foro di Genova, difensore di fiducia dal 2014 di Mario Mafodda, originario, come il suo legale, di Taggia.

L'Avv. Gradi, esaminando i provvedimenti di cumulo delle pene del noto pregiudicato, ha rilevato un errore che ha provocato un grave pregiudizio al Mafodda. Il grave errore dell'autorità giudiziaria è consistito nell'aver conteggiato due volte e nell'aver indebitamente fatto espiare due volte la stessa pena, vale a dire, una condanna a 6 anni che pacificamente è assorbita in altra condanna.

Il risultato

Così il GIP, sciogliendo la riserva dopo l'udienza del 13 settembre u.s., ha disposto con ordinanza che il PM provveda al ricomputo della pena che l'imputato deve scontare tenuto conto del mancato assorbimento della condanna a 6 anni in altra condanna superiore, mancato assorbimento con conseguente doppia indebita espiazione dovuta ad erroneo provvedimento di cumulo delle pene.

A fronte del rilevantissimo risultato ottenuto, l'obiettivo è duplice: riparazione per ingiusta detenzione (per 6 anni di indebita carcerazione) e riduzione dei termini per i benefici penitenziari (che sono: 20 anni, pari a 16 con liberazione anticipata, per la semilibertà, nell'ipotesi attuale dell'ergastolo, detratta la detenzione già espiata). Ne consegue che l'uscita dal carcere di Mario Mafodda potrebbe non essere così lontana.

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