PROSEGUE LA PROTESTA DEI PESCATORI. LE NUOVE LEGGI (E LE SANZIONI SALATISSIME) SPAVENTANO LA CATEGORIA

Sono leggi che comprometteranno seriamente il settore della pesca: la 154, che regola le taglie minime del pescato e quella europea che fissa le quote per la pesca di pesce spada.  Sono ferme da lunedì le barche dei pescatori di Sanremo, Imperia e Bordighera per la protesta contro le due leggi.
Circa sessanta pescatori a Sanremo, altrettanti a Imperia e quelli di Bordighera hanno incrociato le braccia e a turno vanno a Roma per unirsi alle proteste dei colleghi del resto di Italia che da lunedì si trovano a Montecitorio per opporsi alla legge 154. 

Le leggi, oltre a limitare drasticamente le quantità e la libertà di pesca, spaventano i pescatori per le salatissime sanzioni previste. 

I pescatori pagano tasse, mettono bolli, sono sottoposti a verifiche, devono rispettare le quote e sono sanzionati, come è giusto che sia, se sbagliano. Ma le sanzioni previste dalla legge 154 rischiano di mettere in ginocchio un pescatore artigianale.
Gli articoli 39 e 40 della Legge 154/2016 (taglia minima del pescato) arrivano a determinare sanzioni amministrative pecuniarie comprese tra 1.000 e 75.000 euro, che raddoppiano nel caso in cui le violazioni abbiano ad oggetto il tonno rosso ed il pesce spada. Cifre davvero fuori dalla portata di qualsiasi pescatore. 

Per quanto riguarda la legge europea che dal 2017 limita la pesca di pesce spada a circa 10mila tonnellate per tutto il Mediterraneo e che calerà ancora per i prossimi anni fino ad arrivare al 15% in meno. Non è ancora chiaro quanto di questa quota verrà assegnata all'Italia e, soprattutto, come sarà % .suddivisa a sua volta tra i circa 850 pescatori presenti sul territorio nazionale. 
La speranza è che non si riproponga la situazione del Tonno Rosso, in cui il sistema ha accontentato solo pochi detentori di grandi quote, lasciando invece in porto molte piccole imbarcazioni. 

Troppi dubbi e incertezze per i pescatori che temono per il loro futuro, quello dei loro dipendenti e delle loro famiglie. 

Samirah Muran

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