NESSUNO SPARA COME I CACCIATORI IMPERIESI: CHIUSA LA CACCIA, ABBATTUTO IL 93% DEI CINGHIALI CONSENTITI

NESSUNO SPARA COME I CACCIATORI IMPERIESI: CHIUSA LA CACCIA, ABBATTUTO IL 93% DEI CINGHIALI CONSENTITI
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IMPERIA - Chiusa definitivamente al 31 gennaio la caccia al cinghiale, prorogata dalla Regione Liguria nel dicembre scorso, i caccciatori imperiesi si confermano doppiette infallibili, di gran lunga i più fecondi di tutta la Liguria.

Secondo i dati aggiornati diffusi oggi dalla Regione, sono stati abbattuti su tutto il territorio ligure il 79,41% dei capi consentiti (19.741 su 24.860). Meno dell'80%.

E' l'imperiese a marcare la differenza, avendone abbattuti, dall'apertura della caccia al 31 gennaio scorso, ben 4.177 su 4500 consentiti: il 92,83%, un record difficilmente eguagliabile da Savona, che ne ha abbattuti solo il  65,74 % (5.299 su 8.060) e dalla Spezia, con il 69,05% (2.641 su 3.800).

Si avvicina solo Genova con l'89,69% di capi abbattuti (7.624 su 8.500).

Intanto la Regione annuncia di aver stanziato circa 323mila euro per il risarcimento e la prevenzione dei danni provocati dalla fauna selvatica – ungulati e lupi – subiti nel 2016 da imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti e privati che ne hanno fatto richiesta. “Stiamo risarcendo – commenta l’assessore all’Agricoltura e alla Caccia – il 100% dei danni alle imprese agricole e zootecniche. Rispetto al 2015, i danni denunciati si sono praticamente dimezzati, segno che siamo sulla buona strada nella prevenzione”. Una parte del Fondo regionale è stato impiegato anche nella prevenzione dei danni: circa 74mila euro che sono stati utilizzati da agricoltori, allevatori e privati per l’acquisto di dissuasori, pastori elettrici e recinzioni.  

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