Istigazione al suicidio: equipe di informatici analizzerà pc e smartphone di Alessio
Il pubblico ministero Luca Palamara, di Roma, ha affidato oggi a due tecnici l'incarico di eseguire una perizia sul pc e sullo smartphone di Alessio Vinci

Istigazione al suicidio
Il pubblico ministero Luca Palamara, di Roma, ha affidato oggi a due tecnici l'incarico di eseguire una perizia sul pc e sullo smartphone di Alessio Vinci, lo studente di 18 anni, di Ventimiglia, iscritto al primo anno del Politecnico di Torino, facoltà di Ingegneria Aerospaziale, trovato morto, il 18 gennaio scorso, ai piedi di una gru di un cantiere del quartiere Port Maillot, di Parigi.
Sul caso gli inquirenti francesi avevano aperto un fascicolo per istigazione al suicidio (si ipotizza ancora oggi un caso di Blu Whale) e successivamente gli atti sono stati trasmessi all'ufficio della Procura di Roma che si occupa dei delitti che coinvolgono italiani all'estero. Nel frattempo, l'avvocato Marco Noto, che assiste la famiglia di Alessio (il nonno Vincenzo Ferraro), attendere di conoscere l'esito delle due autopsie: la prima eseguita a Parigi, il 23 gennaio scorso e la seconda, a Sanremo, il 20 febbraio scorso.
Troppi i misteri ancora da chiarire: da quie profondi traumi e fratture alle gambe e al capo riscontrati sul corpo del giovane; al misterioso biglietto con su scritto "E.T.P. Je sais cam381a2lcm" e via dicendo. Soltanto all'esito della perizia, unitamente all'esame autoptico, sarà possibile stabilire con più certezza cosa è accaduto in quei pochi giorni che lo studente si è recato a Parigi, per non far più ritorno in Italia.
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