SANREMO: SPARA 6 COLPI CONTRO GLI INQUILINI MOROSI: "MARINO" E' REO CONFESSO/ ARRESTATO PER TENTATO OMICIDIO
Sanremo - Ha confessato i propri addebiti: Tripodi Marino, così è soprannominato nel quartiere, 73 anni, il padrone di casa dei due fratelli albanesi, Mario e Altin Boci, contro i quali, verso le 17.30, in strada Carrozzabile Solaro, nel quartiere di San Lorenzo, a Sanremo, ha esploso almeno sei colpi di arma da fuoco, partiti da una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa e, quindi, clandestina. All'origine del diverbio il mancato pagamento di alcuni mesi di affitto.
Uno dei due inquilini: B.M., di 35 anni, ha riportato una ferita al braccio sinistro che gli è stato passato da parte a parte dal proiettile; l'altro, invece, è rimasto illeso. L'uomo è quindi scappato a bordo della propria vettura - una Renault Twingo - e strada facendo ha gettato l'arma in una aiuola.
Dopo una breve fuga ha deciso di costituirsi ai carabinieri ed ha anche collaborato per il ritrovamento dell'arma. I militari, al comando del capitano Paolo De Alescandris, dopo averlo ascoltato ed aver perquisito l'abitazione, situata al civico 22 della strada, lo hanno fermato con l'accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione (reato quest'ultimo legato al reperimento dell'arma). L'anziano, infatti, praticamente incensurato, non aveva alcun titolo per detenere quella pistola. Accertamenti sono in corso per ricostruire la vicenda e per capire chi vivesse dentro quell'appartamento, distante pochi metri da quello del padrone di casa.
Non è ancora ben chiaro se vivesse soltanto il giovane ferito con la famiglia e il fratello si sia trovato lì per caso o se anche quest'ultimo vivesse con loro. Secondo quanto ricostruito dai militari: i due sarebbero stati aggrediti fuori casa, in cortile, mentre caricavano alcuni effetti personale sulla loro auto, una Smart, il cui parabrezza è rimasto danneggiato da un colpo di arma da fuoco. Un altro proiettile ha attinto un cassonetto dei rifiuti. Stupore e paura tra gli abitanti.
Fabrizio Tenerelli
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