L'ex dirigente del Casinò Giampiero Correnti contro la gestione del personale: persi 160mila euro con ricorso a lavoro interinale

L'atto d'accusa dell'ex responsabile del personale della Casinò Spa Giampiero Correnti. Nel 2018 spesi 600mila euro per gli interinali

L'ex dirigente del Casinò Giampiero Correnti contro la gestione del personale: persi 160mila euro con ricorso a lavoro interinale
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L'ex capo del personale del Casinò di Sanremo Giampiero Correnti (ex consigliere comunale di Forza Italia e ora candidato con la lista 100 per 100 Sanremo di Sergio Tommasini) entra a gamba tesa sulla gestione del personale della casa da gioco e in particolare sull'eccessivo ricorso al lavoro interinale, che ammonta a 600mila euro all'anno e frutta 160mila euro all'agenzia di lavoro interinale che somministra il personale. Cioè l'Adecco

Lavoratori interinali da regolarizzare per Giampiero Correnti

"La mia trentennale esperienza, maturata al Casino di Sanremo, mi permette di fare alcune valutazioni   riguardanti i dipendenti in somministrazione della casa da gioco - scrive Giampiero Correnti - che da anni apportano il loro contributo lavorativo al fine di mantenere la corretta offerta di gioco e conseguentemente la tenuta delle entrate. Questi lavoratori hanno maturato professionalità e conoscenza dei giochi; hanno permesso di ampliare l'offerta del Casino con grandi tornei di poker; hanno permesso di mantenere servizi alla clientela e il funzionamento di alcuni uffici in carenza di organico".

Lo scorso anno chiamate per 600mila euro e il 38% all'agenzia di lavoro interinale

E aggiunge : "Nel 2018 il Casino ha effettuato chiamate per 3.631 giornate che equivalgono a circa 18
unità assunte a tempo pieno (o 36 a part-time), che sono costate circa euro 600mila di cui
il 38% è il compenso alla Società di somministrazione e lVA che l'Azienda non recupera. I contributi relativi ai dipendenti a tempo determinato sono maggiorati rispetto a quelli pagati per i dipendenti a tempo indeterminato (decreto dignità del 2018) in modo proporzionale al tempo di impiego partendo dal più 1,4%.

Nel 2018 si potevano risparmiare circa 160mila euro

"Alla luce di quanto sopra  conclude Correnti - e tenendo conto che da più anni la Casino SpA chiude i bilanci in attivo, risulta lampante che, non stabilizzando i dipendenti, si procura un danno agli stessi che vivono in
uno stato di precariato perenne (si pensi alle difficoltà che incontrano per accedere al credito bancario o a dare garanzie per affittare un alloggio) e, anche, un danno al conto economico/finanziario della Società, infatti, nell'anno 2018, si potevano risparmiare circa euro 160.000,00 di intermediazione e Iva (oltre al costo della maggiore contribuzione)".

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