Daniele Tissone a Sanremo per “Quattro chiacchiere” alla Piazzetta dei diritti Cgil – FOTO E VIDEO

Il segretario nazionale del sindcato Polizia della Cgil a Sanremo accolto da Fellegara, Revello e Torelli

Daniele Tissone a Sanremo per “Quattro chiacchiere” alla Piazzetta dei diritti Cgil – FOTO E VIDEO

E’ stato Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil, il sindacato interno alla Polizia di Stato, l’ospite dell’ultimo appuntamento di “Quattro chiacchiere con..” alla Piazzetta dei diritti della Cgil e Spi Cgil in via Pallavicino a Sanremo. Tissone è stato accolto a Sanremo dal segretario generale Fulvio Fellegara, da quello dello Spi Cgil Enrico Revello e da Enrico Torelli.

L’incontro affrontava la campagna “Non Ci Casco”, avente per tema la sicurezza delle fasce deboli e la difesa dalle truffe per gli anziani. “Con le pene che ci sono oggi – ha detto Tissone – è facile raggirare gli anziani e i deboli, perché le pene sono miti, e le fasce deboli sono più facili da bersagliare”.

Poi l’esponente sindacale ha parlato della percezione della sicurezza in Italia. “Nonostante i dati statistici indichino un calo dei reati, gli italiani si sentono meno sicuri. Dedichiamo dal 30% al 50% in più dello spazio, sui media, rispetto al resto dell’Europa alla cronaca nera”. Poi ha illustrato i consigli pratici per difendersi dalle truffe.

Tissone ha anche speso parole sulla situazione nazionale a livello di sicurezza. “La politica – ha spiegato – soffia sulla paura per distrarre i cittadini dai problemi reali: l’occupazione, il salario, la crisi economica e la dignità. Conviene alle classi politiche – ha aggiunto – creare un nemico, identificato negli ultimi della scala sociale, da gettare in pasto ai penultimi”.

Critico anche sul Decreto Sicurezza 2 “Per problemi complessi – ha spiegato – la ricetta non è mai una soluzione semplice. Il Decreto Sicurezza 2 è una misura emergenziale, che non mira a risolvere i problemi sociali alla base. Daspo per il terrorismo e gli sgomberi sono misure inutili, così come la militarizzazione. Ci sono 7mila soldati – ha incalzato – coinvolti nell’operazione Strade Sicure e ancora si parla di ampliare questo dispositivo. Con gli stessi fondi si potrebbero rifornire con 7mila poliziotti le caserme sul territorio. Tra l’altro non possono neanche intervenire – ha specificato – lo deve fare il poliziotto che li accompagna. È solo un grande spot”.

Qui l’intervista all’esponente nazionale del sindacato Polizia.