Scavi romani al "giro del don", sorprendenti reperti alla luce
La campagna agli scavi romani del Giro del Don ha dato i suoi frutti per questo 2017. scoperte nuove tombe ed i resti di un vero e proprio gigante
A cavallo tra Arma di Taggia e Riva Ligure, gli scavi romani del Giro del Don concedono una nuova sorpresa, come scrive il Secolo XIX.
Scavi romani: la campagna in positivo
Sta per concludersi tra gli allori la campagna di scavi nel sito del Giro del Don. Ufficialmente terminerà venerdì prossimo, ma ormai gli archeologi penseranno a ripulire ed a coprire il bacino. Sul sito di quella che sembra essere una basilica paleocristina, sono state scoperte 18 tombe e parte della pavimentazione della chiesa. I reperti sono risalenti a cavallo tra il periodo del tardo Impero Romano e l'inizio del Medioevo.
Il team
A condurre gli scavi Philippe Pergola dell'Università di Aix-Marseille. Un luminare di fama internazionale, ricercatore dell'Istituto Pontificio di Archeologia Cristiana. Sul "campo" Alessandro Garrisi, direttore del cantiere coadiuvato da Daniele Castiglia e Elia Kas Hanna. Con loro circa una trentina di ricercatori e dottoranti provenienti sia dall'Italia che da istituti esteri.
I dettagli
Gli archeologi hanno scoperto altre 18 tombe, tra cui una chiamata " a Cappuccina" sul sito paleocristiano. Sono stati rinvenuti i resti di diversi bambini. Sorprendente il ritrovamento delle ossa di un uomo di circa 30 anni, insolitamente alto per l'epoca. I suoi e gli altri resti saranno sottoposti all'esame del carbonio 14. Tutti gli esami a cui le ossa saranno sottoposte sono finalizzate a dare un'idea più precisa del periodo al quale risalgono e a cercare di capire i dettagli, come la causa della morte.
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