Brucia appartamento
Una donna di 27 anni, piemontese di origine, ma residente a Ventimiglia, che il 5 giugno scorso, ha appiccato una serie di incendi a Sanremo, in preda a un raptus di follia, dopo essere stata lasciata dal compagno magrebino, dal quale aveva avuto una figlia, oggi di 2 anni, è stata arrestata dalla polizia con le accuse di incendio doloso e abbandono di minore. In tutti i casi, infatti, la donna si portava dietro la figlia, nel passeggino, che “parcheggiava” in un angolo, nel momento di appiccare il fuoco.
I fatti risalgono al 5 giugno scorso, ma la donna è stata individuata solo ora, grazie a una indagini della Squadra Mobile e del commissariato. Il primo incendio, che aveva interessato una alloggio disabitato , al primo piano di una palazzina del Borgo, aveva creato il panico e scatenato i soccorsi, visto che l’appartamento, saltuariamente era abitato da stranieri irregolari.
Poco dopo, è la volta di via Palma, dove bruciano uno scooter (preso a caso) e un cumulo di rifiuti. Gli investigatori avevano subito capito che si trattava di un’unica mano e che non c’era un movente criminoso all’origine. Si scopre così che l’autrice degli incendi voleva sfogarsi in questo modo della rabbia accumulata dopo essere stata lasciata dal compagno. Non a caso aveva appiccato il fuoco anche a un altro appartamento situato nella zona, dove abitavano al momento di concepire la bambina. Dopo l’arresto della donna, reclusa nella sezione femminile del carcere genovese di Pontedecimo, la piccola è stata affidata a un centro di accoglienza per minori.
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