A Ventimiglia si è riunito il tavolo dell'Oasi del Nervia
Si è riunito a Ventimiglia, il tavolo per l’Oasi di Nervia, un nuovo strumento per scrivere il futuro della Zona Speciale di Conservazione
Tavolo dell'oasi del Nervia
Si è riunito, per la prima volta, a Ventimiglia, il tavolo per l’Oasi di Nervia, un nuovo strumento per scrivere il futuro della Zona Speciale di Conservazione dell’omonimo torrente. Seduti al tavolo il vicesindaco di Ventimiglia Simone Bertolucci, il consigliere comunale Giuseppe Palmero (incaricato politiche ambientai e rapporti con le associazioni ambientaliste), il Sindaco di Camporosso Davide Gibelli e i rappresentanti delle associazioni Enrico Carta, Andrea Floris, Rudy Valfiorito e Giuseppe Citino, esperti conoscitori dell’Oasi e attivi da anni per il suo sviluppo e la sua tutela.
“Finalmente per la prima volta le amministrazioni mettono al centro del dibattito l’Oasi del Nervia, sito naturalistico di eccellenza da troppi anni dimenticato - spiega il consigliere Giuseppe Palmero - vogliamo trasformare l’Oasi in una meta turistica unica ed esclusiva, e per farlo crediamo che l’approccio migliore sia consultare chi ne sa più di noi. Infatti nessuno conosce l’Oasi meglio di Enrico, Andrea, Rudy e Giuseppe: grazie alle loro competenze sono sicuro che realizzeremo interventi intelligenti e lungimiranti.
"Per prima cosa - prosegue - vogliamo migliorare la tutela del sito, facendo rispettare il suo regolamento. Quindi nei prossimi giorni realizzeremo una nuova cartellonistica molto intuitiva che sappia spiegare a tutti queste poche e semplici regole.
Nel frattempo realizzeremo delle recinzioni per impedire l’accesso alla riva del fiume, dove per l’inciviltà di pochi si stanno accumulando rifiuti e plastica. In questo modo vogliamo ridurre l’inquinamento del torrente e limitare al massimo il disturbo per le specie selvatiche".
Nel frattempo, per sviluppare l’Oasi il Comune sta progettando di realizzare un bosco di lecci che realizzeremo lungo la pista ciclabile, un nuovo polmone verde per Ventimiglia, che andrà ad integrarsi all’Oasi mitigando l’impatto ambientale devastante del ponte ciclo-pedonale. "Quando l’oasi sarà tutelata adeguatamente potremo lanciare le prime attività culturali, grazie all’aiuto delle associazioni, incentrate su visite guidate e bird watching per coinvolgere turisti, studenti e cittadini.
Insomma, crediamo che l’Oasi possa avere un valore turistico notevole, se tutelata e valorizzata in maniera adeguata”.
“L’incontro con i comuni è stato molto positivo - prosegue Andrea Floris - in quanto hanno confermato l’intenzione di lavorare per la tutela dell’Oasi. Da parte nostra c’è la piena volontà di collaborare e di mettere a disposizione dei comuni le nostre competenze. Siamo perfettamente consapevoli che sul tavolo di lavoro devono essere messi tutti gli aspetti che interessano sia la sfera ambientale, sia la sfera socio-economica ma, visti i presupposti della riunione, siamo fiduciosi che si possa realizzare un bel progetto di valorizzazione del sito in equilibrio con gli interessi della cittadinanza".
“In questa nostra collaborazione - aggiunge Enrico Carta - abbiamo individuato come prioritaria la tutela del sito, in modo che siano migliorate le condizioni attuali a favore del corretto mantenimento dei beni naturali. Una volta che ci sarà questa tutela si potranno svolgere tante attività legate alla fruizione dell’Oasi: saremo lieti di poter dare il nostro contributo”.