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Acquisto compendio vecchia stazione di Porto Maurizio. Laura Amoretti: “Pensare al destino di chi lavora e di chi vive ancora lì”

Laura Amoretti, del Gruppo consigliare Società Aperta - Imperia di tutti interviene dopo il consiglio comunale che ha toccato il tema dell'acquisizione del compendio immobiliare

Acquisto compendio vecchia stazione di Porto Maurizio. Laura Amoretti: “Pensare al destino di chi lavora e di chi vive ancora lì”

Laura Amoretti, del Gruppo consigliare Società Aperta – Imperia di tutti interviene dopo il consiglio comunale che ha toccato il tema dell’acquisizione del compendio immobiliare vecchia stazione Porto Maurizio

Acquisto compendio immobiliare vecchia stazione Porto Maurizio

“L’acquisizione del compendio immobiliare della vecchia stazione di Porto Maurizio crediamo sia una cosa positiva – scrive Laura Amoretti –  Le strutture sono in una zona strategica della città e possono essere utilizzate proficuamente dalla comunità e quindi il nostro voto sarà favorevole. Ciò detto, alcune considerazioni.

In primo luogo chiediamo che la futura destinazione degli immobili sia attentamente valutata nell’ottica della maggior valorizzazione possibile della zona che è ancora a tutti gli effetti una “porta” della città. Occorre a nostro avviso uno studio complessivo dell’area più ampia in cui i fabbricati insistono, dai  giardini Winter al grande parcheggio esistente sino all’area sottostante la massicciata prospicente il museo navale senza ovviamente dimenticare l’infrastruttura fondamentale della ciclopedonale che, proprio in quest’area occorre legare ancor di più al tessuto urbano cittadino. Ci auguriamo che questa importante e strategica decisione urbanistica sia frutto di scelte condivise, previo costruttivo dialogo e non già figlia di decisioni apodittiche ed unilaterali. A tal proposito suggeriamo anche di prendere in attenta considerazione l’onerosità del rifacimento di tutto il compendio immobiliare”

“Pensare al destino di chi lavora e vive all’interno della vecchia stazione”

“Seconda, ma non meno importante questione, è quella relativa al destino di chi oggi lavora e vive all’interno della vecchia stazione – prosegue la Amoretti –  Il sindaco in commissione ha evidenziato che occorre tener conto della destinazione pubblica del bar tuttora esistente al piano terra e ciò ci conforta. Si tratta, in oggi, dell’unico servizio pubblico di bar e piccola ristorazione posto in fronte all’intero percorso cittadino della ciclabile, l’unico esercizio tra l’altro dotato di servizi igienici fruibili a cittadini e turisti. Va tutelato, come va tutelato chi con immutata passione lo gestisce da tanto tempo.

Ma vanno altresì attentamente considerate le situazioni di chi alloggia nelle quattro abitazioni site al primo piano dell’ex stazione. Si tratta per lo più di persone molto anziane che vivono in quelle case da oltre quarant’anni. Ci risulterebbe che l’attuale proprietà non abbia per fortuna avviato ancora procedure formali di sgombero essendosi limitata a generiche diffide, nonché ad anomale, quanto giuridicamente aberranti, apposizione di cartelli sul portone comune invitanti allo sloggio e visibili a tutti i passanti. Una situazione tutt’altro che trasparente che, contestualmente all’acquisizione del bene, deve essere puntualmente chiarita onde evitare fraintendimenti e possibili contenziosi, ma soprattutto onde tutelare i diritti legittimi, le aspettative e la dignità di chi in quelle case ha passato gran parte della propria vita, cittadini e cittadine che il Comune deve proteggere e tutelare. Pensiamo che le tempistiche di realizzazione di un progetto di rifacimento così importante, che prevede passaggi amministrativi anche complessi e dalle lunghe tempistiche, possa dare la possibilità di gestire la situazione degli attuali inquilini con le dovute cautele, evitando così di provocare disagio a persone anziane”