Cultura

Alla Galleria Baldassin la mostra "Piccoli Scorci della Riviera ligure di ieri"

Un'esposizione che raccoglie opere di rara qualita' di tre tra i più grandi artisti che, nel secolo XIX ed nella prima metà del XX, hanno "narrato" paesaggi e figure dell'estremo Ponente Ligure

Alla Galleria Baldassin la mostra "Piccoli Scorci della Riviera ligure di ieri"
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Una mostra di rara bellezza

Un'esposizione che raccoglie opere di rara qualita' di tre tra i più grandi artisti che, nel secolo XIX ed nella prima metà del XX, hanno "narrato" paesaggi e figure dell'estremo Ponente Ligure, consegnando alla storia forme, colori e "vapori" della nostra costa che ha rappresentato, in quei periodi, meta indiscussa del più aristocratico turismo dell'intero continente europeo e non solo.

Da anni nelle Gallerie d'Arte del Ponente ligure non venivano presentate opere di così alta qualità di Nestel, di Mariani e di Piana. Dai tempi dell'allora storica "Galleria Sant'Ampelio" di Mario Lelii e poi della "Bottega dell'Arte" di Francesco Lacalamita, entrambe a Bordighera - che di questi artisti fu sede per lunghi anni -  non si vedevano così numerose e belle opere riunite insieme. Ineccepibile la calligrafica matita di Hermann Nestel (1858 - 1905) raffigurante la "Valle di Sasso". Di squisita fattura l'olio magro di Pompeo Mariani (1857 - 1927) che ha per tema le "Dame" di un interno di Casino, tema tra i più cari della poetica del celebratissimo pittore nipote di Mosè Bianchi. Ricca la scelta degli olii di Giuseppe Ferdinando Piana (1864 - 1956) che, con tavolozza sapiente caratterizzata dall'inconfondibile frammentata e materica stesura a spatola, con echi e cadenze postimpressioniste, sa fondere la ferialita' dei soggetti raffigurati con la meditativa lettura fabulosa della sua trasfigurazione artistica. Le "Donne che raccolgono fiori", per esempio, e', a mio parere, oltre ad un documento di prima mano prezioso sui prodromi della floricoltura ponentina, un capolavoro sia a livello di impianto compositivo che di armonia cromatica, nella quale dal verde delle fasce in primo piano si giunge all'orizzonte di un mare "color del vino", come spesso si esprimeva Omero. Lo stesso si dica per l'olio su tavola "Fanciulli sulla spiaggia", che, attraverso un'esecuzione magistrale dell'uso della spatola, riesce a declinare spazio e colore come due coordinate che stanno tra l'eterno e la nostalgia del ricordo. Di grande impatto il "Notturno", sempre di Piana; la sua "Venezia" e le differenti versioni di figure sulla spiaggia di Bordighera, nonche' la "Zelata" che rappresenta l'omaggio, sia come tema che in cifra stilistica, a Pompeo Mariani, al quale G. F. Piana guardava come ad un maestro che ha legato indissolubilmente il paesaggio delle spiagge bordigotte alla fluttuante descrizione coloristica del suo abile pennello. Tranne una "Processione a Sanr'Ampelio" ed una "Mareggiata" di Piana,  tutte opere di piccole dimensioni quanto "conclusi" e "miniaturisticamente"  riusciti microcosmi narrativi. Il "segreto" degli epigrammi ellenistici; sembra queste "piccole grandi" opere intendano racchiudere: un universo di vita, di sentimenti e di bellezza nello spazio "ridotto" di pochi preziosi versi.

Un plauso ai titolari della Galleria e curatori della mostra: Alessandro Baldassin e la sua signora.

Un evento d'eccellenza per Ssnremo ed il Ponente Ligure in queste feste natalizie. Auguro all'esposizione il meritato successo di visite e commerciale.

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