Bonus famiglia, bando da 7 milioni. Ecco a cosa serviranno

Bando aperto fino al 30 aprile prossimo: serviranno anche per l’acquisto di tablet, device e/o traffico dati per consentire agli studenti di seguire le lezioni a distanza

Bonus famiglia, bando da 7 milioni. Ecco a cosa serviranno
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Bonus famiglia

Via libera all’erogazione dei ‘bonus famiglia emergenza Covid’ anche a fronte di rateizzazione a sei mesi dell’acquisto: una famiglia che risulta, a chiusura del bando, in graduatoria per la percezione del voucher, potrà rendicontare l’acquisto con una fattura che lo attesti anche se l’acquisto è stato regolato con una rateizzazione di sei mesi.

È quanto stabilito da Regione Liguria attraverso un decreto, in relazione al bando da 7 milioni di euro (Fse) aperto fino al 30 aprile prossimo per l’erogazione dei bonus destinati alle famiglie per esigenze formative, per l’acquisto di tablet, device e/o traffico dati per consentire agli studenti di seguire le lezioni a distanza, sia sociosanitarie, per l’acquisto di attrezzature e strumenti informatici e servizi di assistenza a beneficio di studenti, minori, adulti disabili o persone non autosufficienti iscritti ai servizi semiresidenziali sospesi, come le scuole, a causa dell’emergenza. Il decreto consente alle famiglie di allegare alla richiesta di erogazione del bonus, attraverso il sito di Filse, la fattura del bene, accompagnata da una dichiarazione di impegno a pagare entro il 30 novembre e da un piano di pagamento rateale della durata massima di sei mesi.

“Con questo ulteriore provvedimento - affermano l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo e l’assessore alle Politiche sociali Sonia Viale - andiamo incontro alle esigenze delle famiglie più fragili, in questo momento di forte difficoltà anche economica accentuata dall’emergenza Coronavirus”. “In questi primi giorni di apertura del bando – aggiunge l’assessore Cavo - abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte di genitori che, pur apprezzando l’iniziativa, erano in difficoltà ad anticipare l’intera somma necessaria per l’acquisto di tablet o computer i loro figli e per questo abbiamo ritenuto di andare incontro alle loro esigenze. Anche in questo modo garantiamo il diritto allo studio dei nostri ragazzi, ancora più importante in un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando”, conclude Cavo.

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