Boom di turisti in Liguria a ottobre
L’incremento ha riguardato sia i turisti italiani, più 31,87%, sia stranieri, con un + 9,24%.
Incremento del 17% rispetto al 2019
“Più di un milione di presenze di turisti in Liguria ad ottobre, con una crescita di 157.000 presenze in più, oltre il 17% rispetto al 2019. L’incremento ha riguardato sia i turisti italiani, più 31,87%, sia stranieri, con un + 9,24%. Numeri mai registrati prima e che indicano come l’obiettivo della destagionalizzazione sia stato centrato, con una regione che non è più attrattiva soltanto nei mesi estivi ma che si è trasformata meta di vacanza 365 giorni all’anno, anche nei momenti di transizione e solo apparentemente con meno appeal come quello di ottobre”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore al Turismo Augusto Sartori sui numeri del turismo in Liguria.
Ad ottobre si è registrato anche un boom di arrivi dalle province piemontesi e lombarde, in primis Torino con oltre 19.000 presenze in più rispetto al 2019, pari ad un aumento del 50%. Tra gli stranieri spiccano gli aumenti di Svizzeri, con oltre 122.000 presenze, quasi 42.000 in più del 2019 pari ad una crescita percentuale del 51,8%, confermandosi il mercato che maggiormente sta premiando la nostra regione. Da sottolineare è anche la crescita dei turisti francesi, che nei mesi scorsi ancora non avevano in pieno recuperato i dati record del 2019 ma che ad ottobre segnano un incremento del 35,5% grazie alle oltre 85.000 presenze.
“Una crescita così importante – continuano il presidente Toti e l’assessore Sartori - dimostra che le campagne promozionali messe in atto da Regione Liguria, da quella per incentivare la destagionalizzazione a quella per promuovere i borghi della nostra regione, fino ad arrivare allo slogan “LaMiaLiguria” sulle maglie di Sampdoria e Spezia, e prossimamente anche su quelle di Genoa ed Entella, si sono rivelate estremamente efficaci nel sostenere l'industria turistica regionale. Tutte e quattro le province liguri infatti segnano aumenti simili, anche questo è un importante segnale che sottolinea la vitalità del comparto turistico nei mesi un tempo considerati di bassa stagione. Stanno facendo la differenza anche l'impegno profuso dai tanti lavoratori del settore che forniscono servizi di sempre maggiore qualità, e gli imprenditori di numerose aziende che, con lungimiranza, hanno scommesso su una stagione più lunga e, nonostante il rincaro energetico, hanno deciso di restare aperti”.