TRIBUNALE DI IMPERIA

Circonvenzione d'incapace: Taggia, 4 richieste di giudizio immediato per la compravendita di formaggi

Si è chiusa con al richiesta di quattro giudizi immediati l’indagine della Procura di Imperia sulla presunta circonvenzione di incapace

Circonvenzione d'incapace: Taggia, 4 richieste di giudizio immediato per la compravendita di formaggi
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Si è chiusa l'indagine per circonvenzione di incapace

Si è chiusa con al richiesta di quattro giudizi immediati l’indagine della Procura di Imperia sulla presunta circonvenzione di incapace, che vede come parte offesa un commerciante settantenne di origine pugliese, ma abitante a Riva Ligure. Quattro gli imputati: Daniele Riviera, 44 anni; la moglie di Sonia Magaton, di 43 anni e i due figli della coppia, Davide e Giada Riviera, abitanti ad Arma di Taggia, dove nel giugno del 2021 è scattato il blitz dei carabinieri.

La fittizia compravendita di una derrata alimentare

La vicenda, che ha inizio nel 2015, riguarda la fittizia compravendita di una derrata alimentare e un maxi risarcimento, anche questo fittizio, per riscuotere il quale al negoziante sono stati sottratti, a più riprese, circa 110mila euro. Nel corso dell’indagine, la Procura ha eseguito un’attività investigativa anche in Puglia, dove a detta dell’accusa la pare offesa sarebbe stata costretta a vendere degli immobili per “onorare” le spese.

I particolari. La vicenda riguarda la fittizia compravendita di una partita da 30mila euro di formaggi dal parte del titolare di un caseificio di Riva Ligure e l'altrettanto risarcimento di 500mila euro (per la mancata compravendita), che il commerciante avrebbe potuto ottenere, versando parecchie decine di migliaia di euro per sbloccare la pratica e le spese legali. In totale si parla di versamenti per complessivi 110mila euro, dal 2015, tramite "dazioni" che vanno da 500 a 2000 euro ciascuna.

Stando a quanto risulta dagli atti

la parte offesa avrebbe prelevato tutto il denaro presente sui due conti intestati al figlio: "Non esitando ad attingere alla sua pensione di invalidità, al punto che quest'ultimo non poteva più proseguire le visite dallo psichiatra". I pagamenti, inoltre, avvenivano "Direttamente nella mani della donna oppure del marito Daniele Riviera o del figlio Davide e da ultimo anche dalla figlia Giada Riviera”.

I quattro imputati sono difesi dall'avvocato Luca Ritzu, che dovrà decidere se procedere in immediato o chiedere l'abbreviato come rito alternativo.

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