Dalle Case di Comunità alla mancanza di medici, tutte le preoccupazioni della Fp Cgil in materia di sanità
Alla luce delle recenti decisioni in materia di politica sanitaria approvate dalla Regione Liguria, la FP CGIL Imperia manifesta una profonda preoccupazione per il continuo ridimensionamento e smantellamento della sanità pubblica a livello regionale e provinciale.

Alla luce delle recenti decisioni in materia di politica sanitaria approvate dalla Regione Liguria, la FP CGIL Imperia manifesta una profonda preoccupazione per il continuo ridimensionamento e smantellamento della sanità pubblica a livello regionale e provinciale.
Preoccupazione della FP Cgil in materia di sanità
Alla luce delle recenti decisioni in materia di politica sanitaria approvate dalla Regione Liguria, la FP CGIL Imperia manifesta una profonda preoccupazione per il continuo ridimensionamento e smantellamento della sanità pubblica a livello regionale e provinciale.
L'attuale panorama sanitario non consente di guardare positivamente al futuro, anzi evidenzia gravi criticità per tutti i cittadini liguri. Le ultime notizie rivelano chiaramente l’assenza di investimenti significativi nella sanità pubblica, accompagnata dal depotenziamento delle strutture periferiche. A ciò si aggiunge l’assenza di piani per nuove assunzioni di personale sanitario necessario a garantire standard di qualità adeguati nell’assistenza.
La FP CGIL denuncia anche la mancanza di un piano strutturato e credibile per le Case di Comunità, che avrebbero dovuto svolgere un ruolo fondamentale nel garantire cura e assistenza ai residenti dell’entroterra. Queste comunità rimangono sempre più isolate a causa delle gravi carenze nei trasporti pubblici e della rete stradale ormai obsoleta, condizioni che ostacolano ulteriormente la mobilità per molti cittadini. Ad oggi, la FP CGIL constata con amarezza che delle sei Case di Comunità previste dal PNRR per la zona, solo due sono state adattate o rese operative, quelle di Imperia e Bordighera. Tutto ciò rende evidente il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Giunta Regionale.
Un ulteriore elemento di forte preoccupazione riguarda la riduzione dei posti convenzionati tra l’ASL1 e le RSA territoriali, che passa da 80 a 60, con un decremento anche nelle giornate di ricovero presso strutture convenzionate. Questo ridimensionamento compromette significativamente la continuità assistenziale, lasciando i pazienti dimessi dagli ospedali senza un adeguato supporto nella transizione verso la vita quotidiana presso il proprio domicilio.
Anche il progetto dell’Ospedale Unico solleva seri dubbi. Presentato durante le campagne elettorali come simbolo del miglioramento della sanità imperiese, esso è oggi soggetto a importanti tagli di fondi, con inevitabili ritardi nei lavori e il rischio concreto di trasformarsi in una struttura inefficace e isolata rispetto alle necessità reali della popolazione.
La FP CGIL esprime inoltre perplessità sulla trasformazione di Alisa in Liguria Salute, annunciata mediaticamente come misura volta a ridurre i costi di gestione. Tuttavia, il primo effetto tangibile è stato l’indebolimento della Centrale Unica 118, che ora affronta una riduzione del personale, inclusi dirigenti medici e sanitari qualificati. Questa scelta non solo compromette l’efficienza del servizio di emergenza, ma comporterà anche maggiori spese per l’aggiornamento dei sistemi e la formazione del nuovo personale operativo.
A destare ulteriore inquietudine sono i continui tagli ai reparti ospedalieri, alle specializzazioni mediche e ai servizi essenziali, sempre più spesso esternalizzati. L'ultimo esempio riguarda l'assistenza infermieristica nella Casa Circondariale di Sanremo. Inoltre, l'impiego crescente di medici provenienti da cooperative nei presidi ospedalieri (Ginecologia, Pronto Soccorso, Psichiatria, Ostetricia e altri) riflette una precarizzazione ormai stabilizzata della forza lavoro sanitaria.
La situazione è ulteriormente aggravata dall'elevato numero di professionisti sanitari che ogni anno abbandonano volontariamente il proprio posto di lavoro o richiedono trasferimenti verso altre aziende sanitarie. Nei primi sei mesi del 2025, gli uffici INCA della CGIL hanno gestito le pratiche pensionistiche di ben 37 dipendenti della ASL1, tra cui 32 appartenenti al comparto e 5 medici. Ad oggi non risultano bandi di concorso per sostituire le figure dismesse, creando i presupposti per un peggioramento ulteriore delle condizioni lavorative e assistenziali.
Per il personale sanitario, il disagio è palpabile: carichi lavorativi crescenti, responsabilità sempre maggiori, stress psicofisico diffuso e stipendi non adeguati alle competenze e all’impegno richiesti.
Considerato che i limiti pensionistici sono stati elevati anche per i professionisti della salute senza tener conto di alcun riconoscimento per l’ attività oggettivamente usurante, e viste le continue riorganizzazioni Aziendali che comportano solo frustrazione e disagio per il personale sanitario, riteniamo purtroppo che il baratro sia sempre più vicino. Se per il personale sanitario non c’è rispetto, si può dire altrettanto per quanto riguarda la cittadinanza abbandonata in un disegno di Sanità Pubblica precaria senza lungimiranza , che mira sempre più alla centralizzazione delle cure , lasciando pazienti in un limbo di liste di attesa fantasma , con la possibilità , solo ove possibile, di ricorrere alle cure nel Privato , di certo non alla portata del portafoglio di tutte/i.
Se la soluzione della tavola rotonda di Alisa o Liguria Salute , pare indirizzi L’ASL 1 Imperiese verso un accorpamento con ASL 2 Savonese , allora la FP CGIL contesta anche queste scelte che non portano sicuramente al mantenimento della promessa di potenziare i servizi e l’assistenza dei territori più disagiati. Lo scenario attuale è realmente preoccupante in una Provincia dove regna disoccupazione , malcontento lavorativo , carenze di infrastrutture e servizi , giovani che sempre più scelgono di proseguire la propria vita/lavoro altrove , mancanza di cure e assistenza , e anziani lasciati a se stessi , e lontani anni luce da un concetto di Società e Salute a 360 gradi.