“Anzichè concentrarsi cui temi cruciali per la città si discute di chi debba occupare la poltrona”
L’intervento del segretario della Lega Sanremo sul probabile rimpasto di giunta
“Neanche un anno e già si parla di rimpasto!” – esordisce Daniele Ventimiglia, capogruppo in consiglio comunale e segretario della Lega Sanremo
. “Ricordo bene le dichiarazioni delle liste civiche che, in campagna elettorale, rivendicavano la propria libertà dai presunti obblighi dei partiti nella composizione della giunta e nella nomina dei posti di sottogoverno. Un principio che aveva fatto breccia nel cuore dei sanremesi, convincendoli a scegliere un’amministrazione nata dall’inciucio tra civismo pseudo-liberale e progressismo di sinistra, presentata come “al di sopra” delle logiche di partito” spiega Ventimiglia.
“Dopo poco più di un anno – prosegue – assistiamo invece al peggior esempio di metodo spartitorio: un rimpasto di giunta che sembra pensato unicamente per riequilibrare i rapporti tra liste, senza alcuna visione amministrativa e lasciando la città paralizzata. È lo stesso sindaco Mager ad ammettere pubblicamente che si tratta di “riequilibrare la rappresentanza politica”. Insomma, un gioco di caselle per accontentare tutti, ben lontano dalle promesse di autonomia e trasparenza fatte ai cittadini. Il tempo del solo civismo al comando è tramontato – sottolinea ancora Ventimiglia – e anziché concentrarsi su temi cruciali per la città, come il porto, le grandi opere e il bilancio comunale, si discute di chi debba occupare una poltrona e di quale lista debba avere più peso. Nell’ultimo consiglio comunale ho sollevato la problematica sorta tra le liste in merito al cambio di assessore e alla posizione dell’assessore uscente Sbezzo, ma dalla giunta è arrivato un totale silenzio: nessuna risposta alle mie osservazioni. Questo non è governare: è un teatrino politico che rischia di indebolire la credibilità dell’amministrazione e la fiducia dei cittadini”.
Lo dichiara in una nota Daniele Ventimiglia, segretario della Lega Sanremo e capogruppo in consiglio comunale.