71esimo Festival della canzone italiana

Finisce il braccio di ferro sul Festival, Amadeus si rimette alle decisioni della RAI

Sulla presenza di figuranti o meno, spetterà alla dirigenza di Viale Mazzini trovare un punto di equilibrio

Finisce il braccio di ferro sul Festival, Amadeus si rimette alle decisioni della RAI
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Anche se con un po' di amarezza, il direttore artistico della 71esima edizione del festival di Sanremo, Amadeus, ha deciso di rimettersi alle decisioni della RAI e del Comitato Tecnico Scientifico riguardo all'organizzazione della kermesse.

 

Amadeus dice che deciderà la RAI

La polemica era scoppiata quando il ministro dei beni culturali aveva annunciato con un tweet che il Festival di Sanremo sarebbe andato in scena senza pubblico, pagante o su invito, nello sforzo di contenere il contagio da Coronavirus. Le parole di Dario Franceschini avevano prontamente suscitato la viva reazione del conduttore Amadeus, che aveva detto "Il Festival o si fa con il pubblico, o non si fa".

 

Uno show penalizzato

L'idea del conduttore era realizzare un grande spettacolo sulla scia degli studi televisivi, nei quali - secondo le faq di Palazzo Chigi, la presenza di pubblico è ammessa. Come del resto accade in numerosi show della RAI e concorrenza. Resta comunque la sensazione - dopo giorni di amarezza e di una certa tensione - che lo show ne esca pesantemente penalizzato.

 

Figuranti all'Ariston

Sono 37 i milioni di euro - dalle sponsorizzazioni - che la passata edizione della Kermesse ha portato nelle casse della RAI: per questa ragione il direttore artistico ha scelto di fare un passo indietro e di lasciare che sia la dirigenza di Viale Mazzini a cercare un punto di incontro tra le indicazioni del governo e del comitato tecnico scientifico sulla presenza o meno die figuranti al teatro Ariston

 

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